è il segreto che si svela rompendo il guscio, che protegge
il seme.
Essendo nascosta, incarna l’essenza spirituale, la saggezza, la
sapienza.
Ecco perché alcuni riti sacri prescrivono di nutrirsene.
Avendo una forma ovoidale , essa è collegata alla matrice, come simbolo
di fecondità, di nascita primordiale dell’universo.
Rappresenta un
spazio chiuso, protetto, e delimita lo spazio sacro separandolo dallo
spazio profano: protettrice che separa il puro, l’originario,
dall’impuro (dalla rete).
Oggi non ride
il mandorlo dell’orto.
È il tuo ricordo.
il mandorlo dell’orto.
È il tuo ricordo.
Jorge Luis Borges
anche vicini al freddo, soli,
anche vicini al freddo, soli,
haiku pieni di effetto, strali
alla coscienza vigile di tutti;
ogni uomo ha in sé l'essenziale...
Vincent Van Gogh "Ramo di mandorlo in fiore" 1890, olio su tela |
Ramo di mandorlo in fiore o
Ramo di mandorlo fiorito
è un dipinto a olio su tela (73.5x92 cm) realizzato dal pittore Vincent van Gogh a Saint Rémy nel 1890. La tela fu un regalo che lo stesso pittore fece al fratello Theo Van Gogh e alla moglie Johanna Bonger per la nascita del loro figlioletto, di nome Vincent Willem.
L'opera è la rappresentazione di un ramo di mandorlo fiorito,
dai petali bianchi, quasi perlacei, che si stagliano in un cielo blu,
dalle sfumature turchesi. Come simbolo di vita, Van Gogh scelse i rami
del mandorlo, uno dei primi alberi in fiore che, nel soleggiato sud, in
quel febbraio annunciava l'imminente primavera.
La posizione dei fiori e la precisione delle linee indicano che fonte di ispirazione per il pittore impressionista fu l’arte dell’incisione giapponese, mentre il soggetto simboleggia
L'opera fu sicuramente ispirata dalle stampe giapponesi,
probabilmente la prima di una serie che Vincent non riuscì a terminare
perché sconvolto da una crisi.
Il quadro oggi è esposto al Van Gogh Museum di Amsterdam nella sezione 1889-90 Saint Rémy (da Wikipedia).
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