lunedì 7 maggio 2018

Messaggi (in bottiglia)

A gennaio 2018 su una spiaggia dell’Australia occidentale, vicino a Wedge Island, è stata trovata una bottiglia contenente una lettera datata 12 giugno 1886: è il più antico messaggio in bottiglia mai ritrovato.
La donna che l’ha trovata, l’australiana Tonya Illman, pensava che fosse un falso e l’aveva raccolta per decorare la propria libreria.
Dopo aver letto la lettera all’interno però aveva pensato di farla analizzare al Western Australian Museum, che l’ha autenticata.
La bottiglia faceva parte di un esperimento tedesco per studiare le correnti marine che durò 69 anni: le navi tedesche gettavano in mare bottiglie come quella trovata da Illman per capire come funzionano le correnti a seconda di dove e dopo quanto tempo venivano ritrovate.
La bottiglia trovata da Illman fu gettata in mare dal veliero Paula, salpato da Cardiff, in Galles, e diretto a Makassar, in Indonesia, nell’oceano Indiano, a 950 chilometri di distanza dalla costa australiana. La lettera al suo interno conteneva le coordinate dalla nave, oltre al suo nome e alla data in cui fu lanciata fuori bordo.
Il Western Australia Museum ha confrontato le sue osservazioni con gli esperti dell’Osservatorio navale tedesco di Amburgo: le informazioni coincidevano con quelle del diario di bordo del capitano della Paula, che il 12 giugno 1886 scrisse di aver gettato una bottiglia in mare; la grafia del capitano era la stessa delle parti scritte a mano della lettera, il cui testo era in gran parte stampato.
Sulla lettera c’era anche scritto di spedire la bottiglia all’Osservatorio navale di Amburgo o al più vicino consolato tedesco, con la data e le coordinate del suo ritrovamento.
Nel corso dell’esperimento, durato dal 1866 al 1933, furono gettate in mare migliaia di bottiglie: ne sono state trovate altre 662 prima di quella australiana, l’ultima nel 1934.
Il precedente caso di messaggio in bottiglia più antico mai ritrovato risale al 2015, quando su una spiaggia tedesca fu trovata una bottiglia gettata in mare nel 1906.
Anche in quel caso non c’era un messaggio di aiuto o una lettera d’amore all’interno della bottiglia: faceva parte di un esperimento simile a quello tedesco realizzato dalla Marine Biological Association del Regno Unito (dalla rete).


Messaggio
 
Prima che sia troppo tardi, alza la cornetta –
telefonami – fa’ presto – il tempo si muove…
L’amore può diventare odio molto in fretta.
Sì, presto comincerò a cercare altrove.
Uomini come te non li trovi in ogni dove –
buoni, vecchio stile… non il tipo che si affretta
per conoscermi. Quest’attesa è un tormentone.
Prima che sia troppo tardi, alza la cornetta –
Ho un’idea. Quest’amicizia ti alletta
consumarla insieme prima dell’invecchiagione?
Hai quarantotto anni e l’età non aspetta.
Telefonami – fa’ presto – il tempo si muove…
Un’altra storia d’amore-kamikaze che piove
su di me? No! Ad aspettare mi sono costretta,
stavolta… ma non un giorno in più: è atroce!
L’amore può diventare odio molto in fretta.
Dicono che esagero. Dovrei dar retta
agli amici, non drammatizzare. Ma come?
Pensate sia piacevole sentirmi negletta?
Sì, presto comincerò a cercare altrove.
So che ti piaccio, ma per richiamarti non troverei
il coraggio. Però… sì, un’idea perfetta:
concentrandomi telepaticamente proverò
a raggiungerti, pensandoti più in fretta –
Prima che sia troppo tardi…


Wendy Cope

Da "L'ironia della musa"
traduzione di M. Paola Bartocci 

 Il messaggio in bottiglia è un sistema di comunicazione che trasporta una missiva rinchiusa in un contenitore (solitamente una bottiglia di vetro) che, abbandonata tra i flutti del mare sul quale galleggerà sino a raggiungere la terraferma, dove il messaggio potrà essere letto da qualcuno.
Questo sistema di comunicazione è talvolta utilizzato, in un modo simile alle celebri Friendly Floatees, per tracciare il percorso delle correnti oceaniche (da Wikipedia).

ho scritto di me, nelle bottiglie immaginarie,
ho messo a nudo, mandato, inviato,
sempre, comunque, ancora lo faccio, eppure
il sospiro mi pesa e forse, nessuno lo sa...

 

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