venerdì 6 aprile 2018

Sul filo del ricordo


Un filo di ricordo

In cielo il freddo azzurro
e il grigio caldo della primavera.
Di là dal muro un pallido brillìo
di olivi su la fulva ombra del monte.
Seguo nell'aria un filo di profumo,
un filo di ricordo.

Diego Valeri
da "Poesie" 1962



Più o meno consapevolmente, tutti abbiamo in casa un archivio delle nostre vicende familiari.
Stipati in vecchi bauli o, più prosaicamente, in cassetti e scatole di cartone, conserviamo fotografie, documenti, diari, quaderni di scuola e "cimeli" di vario genere che sono stati accumulati e tramandati da una generazione all'altra.
Si tratta, solitamente, di oggetti privi di alcun valore materiale che, tuttavia, rappresentano testimonianze uniche e insostituibili di fatti ormai lontani nel tempo.
Oggetti che "parlano" di nascite, battesimi, morti.
Oggetti che descrivono carriere scolastiche più o meno brillanti, successi e fallimenti professionali.
Oggetti che tramandano i volti un pò sbiaditi di bisnonni e trisavoli, a volte impettiti, altre intimoriti davanti all'obiettivo fotografico.

Sul filo del ricordo
Eufemia Marchis Magliano 

si dedica a questa attività ormai da anni, lavorando alla ricostruzione delle proprie origini con l'applicazione e il rigore di uno storico.
Va subito detto che nel suo caso abbiamo a che fare con una famiglia molto particolare che annovera tra i propri membri diversi attori, anche di fama, i quali hanno pertanto lasciato tracce in giornali d'epoca e opere specializzate.
Una ricchezza di informazioni che è manna per lo studioso, ma che può essere ottenuta solo a prezzo di continue ricerche in archivi e biblioteche, seguendo un filo che si dipana tra documenti, indizi non sempre attendibili e informazioni da verificare.
 (dalla rete) 

il ricordo, quello che conta,
ci appaga, a volte intristisce,
spesso ci scappa un sorriso;
qualche lacrima scende...

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