sabato 3 giugno 2017

Polve


Polve

Prete, lo so meglio di te: siam polve
Di poco sangue maledetto intrisa,
Grave alla terra e al ciel superbo invisa,
Che fulminando sopra noi si volve.

E il tempo mai non resta, e la derisa
Nostra progenie nel suo mar travolve,
E tutt’opere nostre e noi dissolve
Morte in suo trono d’adamante assisa.

Polve noi siam; ma in questa polve esulta
Una vampa immortal che non paventa
L’ombre d’Averno e il gelido Acheronte;

Ma il ciel trascende e folgorando insulta
Nel chiuso empiro e a divorar s’avventa
Ai lieti numi le ghirlande in fronte.
 

Arturo Graf
 
 
 pólve
 sostantivo femminile
[dal nomin. del lat. pulvis -vĕris]
-TRECCANI-
 
– Forma poet. per polvere.
In senso proprio: Sotto il ferro nemico nella polve Cadran distesi (V. Monti); E fumo e polve e lucicar di spade (Leopardi); fig., i resti mortali, le ceneri: fu temuto Su la polve degli avi il giuramento (Foscolo); o il corpo stesso dell’uomo: l’alma dentro a vostra polve(Dante).
 
 
"dust to dust", eccola
mantra perpetuato e condiviso;
nel gelo della morte si attende
di divenire nulla, polvere...

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