martedì 25 aprile 2017

25 Aprile, un ricordo, una preghiera

Angelo Zanoni "Gino"
Celebrazioni del 25 aprile a Crema.
Molte le iniziative per il 72esimo anniversario della Festa della Liberazione a Crema organizzata dal Comitato di Promozione dei principi della Costituzione Italiana e dal Comune di Crema in collaborazione con Anpi e Centro di ricerca Alfredo Galmozzi. Si inizia alle 10.00 in cattedrale con la messa, alle 10.45 presso il famedio cittadino deposizione della corona di alloro e interventi delle autorità, alle 11.15 in sala dei Ricevimenti proiezione del cortometraggio Attraverso altri occhi di Ottavio Bolzoni, alle 14.00 da Largo partigiani d’Italia In bici per la resistenza.

La pedalata, organizzata dall’Anpi,
partirà alle 14.15 e sarà un giro per la città nei Luoghi della resistenza. Si proseguirà poi per Izano per ricordare il partigiano Angelo Zanoni assieme alla sezione Anpi di Romanengo. Alle 15.45 ritorno a Crema per confluire alla festa popolare che si terrà dalle 16.30 presso i chiostri del centro culturale Sant’Agostino. Canti e musiche con Gio Bressanelli e la sua band e il gruppo imparare rock dell’istituto musicale Folcioni di Crema coordinato da Ruggero Frasson. Rinfresco a cura degli allievi dell’istituto superiore Sraffa di Crema (dalla rete).
 
 
25 Aprile 1945

Lo avrai
camerata Kesselring
il monumento che pretendi da noi italiani
ma con che pietra si costruirà
a deciderlo tocca a noi.

Non coi sassi affumicati
dei borghi inermi straziati dal tuo sterminio
non colla terra dei cimiteri
dove i nostri compagni giovinetti
riposano in serenità
non colla neve inviolata delle montagne
che per due inverni ti sfidarono
non colla primavera di queste valli
che ti videro fuggire.


Ma soltanto col silenzio del torturati
Più duro d'ogni macigno
soltanto con la roccia di questo patto
giurato fra uomini liberi
che volontari si adunarono
per dignità e non per odio
decisi a riscattare
la vergogna e il terrore del mondo.

Su queste strade se vorrai tornare
ai nostri posti ci ritroverai
morti e vivi collo stesso impegno
popolo serrato intorno al monumento
che si chiama
ora e sempre
RESISTENZA.

Pietro  Calamandrei
 
 
 
Carolina Brambati Zanoni,
la mamma di Angelo
TESTIMONIANZA DI BERNARDO DOSSENA
 
Seppure a distanza di tanti anni vorrei lasciare una testimonianza, ricordando questo fatto al quale ho assistito in prima persona.
Parlo del partigiano Angelo Zanoni, assassinato da un gruppo di fascisti davanti a casa sua, sotto gli occhi di sua madre. Abitavo nella stessa via di Angelo. Io allora ero un ragazzo di 13 anni quando quel mattino, verso le ore dieci del 17 marzo 1945, sentendo dei ripetuti spari e incuriosito da questi, corsi sulla via per vedere cosa stesse succedendo. Con grande stupore e molto spavento, lì a poca distanza, vidi una persona accasciarsi a terra. Era il povero Angelo che già ferito e in una pozza di sangue fu schiaffeggiato dal "cainismo" (odio) di uno dei fascisti. Poi seguirono le urla di disperazione e di dolore della madre che, abbracciandolo per terra, mischiava le sue lacrime col sangue del figlio gravemente ferito, mentre rivolgeva parole di disprezzo verso il fascista feritore. In seguito e senza fretta (perché decidevano loro), fu portato in ospedale, ma purtroppo il suo forte fisico di ventitreenne, nel pomeriggio del 6 aprile 1945, cessò di vivere.
Egli, sicuramente, dall'alto del Paradiso seguirà le generazioni che, come testimonianza, vedranno la lapide con la scritta e la foto del caduto, nel punto dove è successo il fatto.
 ("50 ANNI FA CREMA E I CREMASCHI"
ED. BUONA STAMPA, PAGG. 244-245
17 marzo 1945, l'assassinio di Angelo Zanoni di Izano).
 
La mamma Carolina ha conservato la maglietta che Angelo (Gino) indossava quel giorno, crivellata di proiettili, l'ha voluta con sé, sul suo cuore, nella bara quando è stata seppellita nel 1980 (nota aggiunta).
 
dedicata allo zio,
quello mai conosciuto,
quello del ricordo e rimpianto;
lo zio tanto amato, eroe e uomo...

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