giovedì 2 febbraio 2017

Giorni di minime #39, uomo navigato


paure, dietro lo sguardo, nel cuore,
anima in subbuglio, crampi, dolore,
i sospiri sempre lunghi, infiniti;
così siamo quando ansimiamo risposte,
quando cerchiamo conforto nel vento;
le sensazioni sospese ammiccano
verso lidi vergini, tranquilli, sereni;
il mare della vita, agitato, percuote con forza
i bordi incrostati e fragili delle nostre anime...
 
Gujil
 



navigato

[na-vi-gà-to] agg.
1.- non com. Che ha lunga esperienza di navigazione avendo per anni viaggiato per mare: marinaio n.
 
2.- fig. Che ha lunga esperienza di vita SIN esperto, vissuto: uomo n.
 
3.- Percorso da imbarcazioni: tratto di fiume molto, poco n.



Che scrivere mai,
che cosa raccontare?
Partito più volte
per terre d'oltremare
ma oltre un'idea
eh, no, che non la trovi
ma oltre un'idea
eh, no che non ne parli.

Non servono i segni
con la matita rossa
che tanto la mappa
non si fa disegnare
divento soltanto
un uomo navigato
a dritta, nostromo
il sogno è già passato.

E dopo vent'anni
di pesce sotto sale
il mare mi sembra
più o meno tutto uguale
la pipa di un vecchio
mi mette più allegria
di tutte le rotte
che ho preso in vita mia.

Sentirsi il migliore
il primo, il vero, il solo
e invece elencare
concetti presi a nolo
divento soltanto
un uomo navigato
il viaggio è passato
è un modo di guardare.
 
Roberto Vecchioni

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