martedì 20 settembre 2016

Prudenza


/pru·dèn·za/
sostantivo femminile (dalla rete)
1.- Atteggiamento contrassegnato da saggezza e previdenza, atto a fornire una garanzia contro l'eventualità di pericoli e di danni. "agire con prudenza".
• Segnale di prudenza, segnale stradale, detto anche segnale di pericolo generico, che indica cautela nella marcia ai conduttori di autoveicoli, costituito da un triangolo bianco bordato di rosso che reca al centro una riga nera verticale.
2.- Una delle quattro virtù cardinali della teologia cattolica, corrispondente alla capacità di dirigere l'intelletto in modo da discernere ciò che è giusto e ciò che è bene. "da la prudenza vengono li buoni consigli, li quali conducono sé e altri a buono fine ne le umane cose e operazioni".



Carpaccio
"Prudenza"
Una prudenza
 
Tronchiamo l'ansia che incrudì già quasi
tra noi in febbre. Non ancor ci ha vinti
amore, ci irretì gioco di casi.

 
Non ancor per gli incauti labirinti
del male ci guidarono le crude
curiosità, ci attrassero gli istinti.

 
Ciascun di noi nel suo intimo chiude
buia tuttor quell'anima diversa
che solo scopre il desiderio rude.


Esso poteva smascherar perversa
o fiacca o vile questa sconosciuta.
Perciò quella che perdi, ancor sommersa
 
nell'ombra, per prudenza, ti saluta.
 
Amalia Guglielminetti
da "La seduzione delle vergini"
  

Piero del Pollaiolo
"Prudenza"
La prudenza è una delle quattro virtù cardinali della morale occidentale, sin dall'antichità romana. La prudenza è la virtù che dispone l'intelletto all'analisi accorta e circostanziata del mondo reale circostante e esorta la ragione a discernere in ogni circostanza il nostro vero bene, scegliendo i mezzi adeguati per compierlo. La prudenza è la «retta norma dell'azione», scrive san Tommaso d'Aquino sulla scia di Aristotele. Essa non si confonde con la timidezza o la paura, né con la doppiezza o la dissimulazione. È detta «auriga virtutum – cocchiere delle virtù»: essa dirige le altre virtù indicando loro regola e misura.
È la prudenza che guida immediatamente il giudizio di coscienza.
L'uomo prudente decide e ordina la propria condotta seguendo questo giudizio.
 
senza far rumore, con prudenza,
la notte per non svegliare chi dorme,
il giorno solo per ancestrale pudore;
la via della prudenza, l'ho percorsa...

Grazie alla virtù della prudenza applichiamo i principi morali ai casi particolari senza sbagliare e superiamo i dubbi sul bene da compiere e sul male da evitare.
Nella filosofia platonica la prudenza è detta "saggezza", ed è la virtù propria dell'anima razionale.

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