Il giorno dopo Natale,
così strano, così solo.
Tutto sembra finito, passato,
ora è tempo di pensare all'inverno,
ad un anno che presto finirà;
che strano giorno.
Gujil
Ho trovato nel WEB questa interessante riflessione che vi giro tal quale, la poesia di Sinisgalli è bella e densa, peccato manchi la neve, peccato il clima sia cambiato:
Santo Stefano – o, per parafrasare le parole di Scipio Slataper, il giorno dopo Natale – è un giorno un po’ particolare, perché si è reduci dalla festa più attesa dell’anno e si vive in un’atmosfera ovattata, tra il già e il non ancora, tra la festa appena passata e la quotidianità lavorativa che, ancora per un giorno, è sospesa (anche se in questo anno 2014 le feste natalizie cadono in modo da durare di più, visto che oggi 26 dicembre è venerdì e subito si attacca con il fine settimana).
Da Natale a Santo Stefano è un modo di dire che indica il durare pochissimo, come il tempo che trascorre tra questi due giorni, che sono successivi l’uno all’altro.
Dal 1947 il giorno di Santo Stefano è festivo in Italia (ma anche in molti altri paesi europei), ma, a quanto pare, non perché si voglia celebrare il primo martire della storia del cristianesimo, ma per allungare le feste di Natale. Nel Regno Unito e in molti paesi del Commonwealth delle nazioni la giornata di oggi si chiama Boxing Day e si fanno regali ai membri meno fortunati della società (anche se poi in diversi paesi è diventata la data di inizio per i saldi invernali).
Santo Stefano
Primo martire
26 dicembre
† Gerusalemme, 33 o 34 ca
Primo martire cristiano, e proprio per questo viene celebrato subito dopo la nascita di Gesù. Fu arrestato nel periodo dopo la Pentecoste, e morì lapidato.
In lui si realizza in modo esemplare la figura del martire come imitatore di Cristo; egli contempla la gloria del Risorto, ne proclama la divinità, gli affida il suo spirito, perdona ai suoi uccisori. Saulo testimone della sua lapidazione ne raccoglierà l'eredità spirituale diventando Apostolo delle genti. (Mess. Rom.)
Patronato: Diaconi, Fornaciai, Mal di testa
Etimologia: Stefano = corona, incoronato, dal greco
Emblema: Palma, Pietre
Martirologio Romano: Festa di santo Stefano, protomartire, uomo pieno di fede e di Spirito Santo, che, primo dei sette diaconi scelti dagli Apostoli come loro collaboratori nel ministero, fu anche il primo tra i discepoli del Signore a versare il suo sangue a Gerusalemme, dove, lapidato mentre pregava per i suoi persecutori, rese la sua testimonianza di fede in Cristo Gesù, affermando di vederlo seduto nella gloria alla destra del Padre
Una curiosità: sapete da chi viene spesso invocato Stefano? Da chi soffre di calcoli… curiosamente, infatti, al suo nome vengono associate proprietà curative contro il “mal di pietra”. Motivo per cui Santo Stefano è anche il patrono di tagliapietre e muratori!
Una curiosità: sapete da chi viene spesso invocato Stefano? Da chi soffre di calcoli… curiosamente, infatti, al suo nome vengono associate proprietà curative contro il “mal di pietra”. Motivo per cui Santo Stefano è anche il patrono di tagliapietre e muratori!
A Santo Stefano è dedicata una poesia di Leonardo Sinisgalli (1908-1981), già apprezzato in passato per una sua poesia dedicata al padre ed altri suoi scritti, noto come il poeta ingegnere o il poeta delle due muse, perché nelle sue opere ha fatto convivere cultura umanistica e cultura scientifica.
Annibale Carracci Il Martirio di Santo Stefano |
Stasera s’indovina al chiaro delle nevi
Che il giorno avanza con passi di gallo.
Dalla mia stanza erta
Guardo il ballo delle ombre nel solstizio.
C’è nell’aria un indizio
Di vita nuova, una speranza certa.
Forse è cuore che smania
In questa bianca squilla remota
O il vento che si stana.
Tra lo stridore delle pale il giorno
Vuoto è scacciato, un anno s’allontana
La luna tardi splenderà sul selciato.
Che il giorno avanza con passi di gallo.
Dalla mia stanza erta
Guardo il ballo delle ombre nel solstizio.
C’è nell’aria un indizio
Di vita nuova, una speranza certa.
Forse è cuore che smania
In questa bianca squilla remota
O il vento che si stana.
Tra lo stridore delle pale il giorno
Vuoto è scacciato, un anno s’allontana
La luna tardi splenderà sul selciato.
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