lunedì 23 novembre 2015

Greco e romano


1.
 
La rocca di Priamo Dardanide
grande gloriosa felice
distrussero, venuti da Argo
per volere del grande Zeus,
per il volto di Elena la bionda
ebbero guerra
famosa e lacrimosa
e salì la sventura
a Pergamo dolente
per Cipride dalla chioma d'oro:
ma ora non ho desiderio
di cantare di Paride
traditore dell'ospite, di Cassandra
dalle snelle caviglie, degli altri
figli di Priamo.
 
Ibico
Traduzione di Enzo Mandruzzato
 

 

Le corrispondenze tra divinità greche e romane sono il segno più visibile di un continuum religioso e culturale tra le popolazioni che hanno orbitato intorno al mar Mediterraneo e che si sono spinte verso il nord dell'Europa.
Tale tesi è stata postulata da vari autori, tra i quali Robert Graves, ed è supportata dalle più recenti ricerche sui flussi migratori dell'uomo, fatte anche su basi linguistiche e culturali.
Sulla scorta di questa tesi, i diversi pantheon e culti religiosi si sono differenziati nel corso del tempo e in base alle caratteristiche culturali di ogni popolo; son stati influenzati dalle invasioni di popoli nomadi provenienti dall'Est e dalla diffusione del cristianesimo; son stati esportati oltreoceano, riconoscibili nel folclore americano d'origine anglosassone.
Le corrispondenze tra divinità greche e romane spiccano immediatamente all'occhio essenzialmente per la stretta vicinanza temporale tra le due culture, ma anche per l'importanza egemonica che i due popoli hanno avuto nel mondo antico.
La maggior parte dei loro dei condividono gli attributi, come risulta dalla tabella più sotto, ma nonostante questo sono personalità differenti, non avendo a che spartire riferimenti soprattutto geografici (come il noto monte Olimpo).
Pochi altri, invece, sono effettivamente la stessa persona, come Asclepio-Esculapio, Eracle-Ercole, Odisseo-Ulisse (da Wikipedia).
  
 
donne passate e rincorse,
donne sfuggite, lasciate, amate;
quanti lutti agli Achei!
e ricordi, tanti ricordi...

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