sabato 10 ottobre 2015

Parco


sostantivo maschile
[latino medievale pàrricus, probabilmente di origine germanica; in alcuni significati, e specialmente in quelli del n. 5, è modellato sul francese parc]
(plurale -chi). 
- TRECCANI -
 
– 1. a. - Ampio bosco, per lo più recintato, in cui si alleva la selvaggina, con riserva o divieto di caccia. In partic., p. nazionale, p. regionale, p. interregionale (e anche p. urbano, suburbano), territorî che, per speciali caratteri naturalistici (geologici, floristici, faunistici, paesistici), sono sottoposti a tutela, dalle leggi nazionali o regionali, al fine di salvaguardarli dalle azioni dell’uomo capaci di alterarne i caratteri. Per analogia, p. marino (o p. blu), tratto di costa di particolare interesse naturalistico, in cui sono vietate, o molto limitate, attività quali la pesca e la balneazione; p. ostreario, v. ostreario.
–1. b. - P. tematico (o a tema), parco creato dall’uomo allo scopo di divertimento, in cui gli elementi dell’ambiente naturale sono mescolati con manufatti che riproducono efficacemente aspetti di un singolo tema (i dinosauri, i grandi mammiferi marini, ecc.); p. archeologico, area di interesse archeologico e naturalistico, posta sotto tutela statale o locale; p. scientifico (o tecnologico), area industriale nella quale sono concentrati stabilimenti aziendali ad alta tecnologia o centri di ricerca scientifica.
– 2. Terreno di una certa estensione piantato ad alberi ornamentali, con vaste zone a prato o a giardino, spesso ornato con vasche, fontane, piccoli edifici e sim., destinato a svago e passeggio: p. pubblico; p. privato, generalm. circostante o adiacente a dimore signorili; il p. della reggia di Caserta; la villa è circondata da uno splendido p.; i viali, i chioschi, le serre del parco. Con accezione propria, p. della rimembranza (o delle rimembranze), zona alberata che in molte città e paesi è destinata a onorare i caduti della prima guerra mondiale (a ogni albero è per lo più affissa una targhetta col nome del caduto cui è dedicato).
– 3. Spazio all’aperto, recinto da una palizzata, in cui si tengono gli animali, spec. ovini, dopo il pascolo o durante la notte (sinon. di stabbio, addiaccio).
– 4. P. giochi, giardino organizzato con piccole giostre, altalene e altri giochi per bambini; p. di divertimento (o anche di divertimenti, dei divertimenti), zona delimitata, per lo più all’aperto, in cui si trovano giostre, baracconi per il tiro a segno e attrazioni varie, più comunem. detto Luna Park; p. acquatico, parco di divertimento con piscine, scivoli, piattaforme, più comunem. detto acquapark.
– 5. Tratto di terreno, talvolta anche costituito da un capannone, in cui si raccoglie e custodisce materiale vario; per estens., il materiale stesso che vi è raccolto. In partic.:
– 5. a. Nell’esercito, magazzino mobile che ha funzioni di scaglione di rifornimento tra i grandi depositi fissi e le truppe operanti: p. di artiglieria, del genio, p. viveri e foraggi. Negli eserciti dei secoli passati, p. d’assedio, l’insieme delle artiglierie pesanti destinate a battere le fortezze e le fortificazioni assediate.
– 5. b. In aeronautica, al tempo degli aerostati, p. aerostieri, unità costituita da uno o più aerostati militari da osservazione, dai mezzi relativi e dagli uomini per manovrarli.
– 5. c. Nelle ferrovie, p. materiale rotabile (e in partic. p. veicoli, p. locomotive), il complesso del materiale rotabile di cui è dotata una determinata rete.
– 5. d. Insieme di autoveicoli di proprietà di una società o di un ente: il p. autovetture del ministero. In generale, il complesso di autoveicoli in circolazione in una città, regione, nazione o anche nel mondo intero a una data epoca: l’aumento del p. automobilistico italiano nell’ultimo decennio.
– 5. e. Sinonimo di autoparco e di parcheggio (inteso, questo, come luogo per la sosta delle autovetture).
– 5. f. Nel cinema, in teatro e in televisione, p. lampade, il complesso delle lampade, dei riflettori e delle attrezzature varie che si hanno a disposizione per l’illuminazione delle scene.
– 6. Nel gergo borsistico, p. buoi, la zona che, negli edifici della borsa, è riservata al pubblico; in senso spregiativo e scherzoso, indica anche l’insieme degli investitori inesperti che, sprovvisti di un’adeguata preparazione finanziaria, conducono operazioni rischiose nella speranza di facili guadagni (e pertanto paragonati dagli esperti del settore a una mandria di buoi mansueta e inconsapevole dei pericoli).
– 7. Nome di ciascuna delle due zone, una più grande e una più piccola, dette rispettivamente p. maggiore e p. minore, in cui era divisa in passato, per mezzo di una balaustra, la sala della cancelleria pontificia.
 
◆ Dim. parchétto
 
 
 

Vecchio parco

Quasi in ansia d'attesa ora io m'attardo
presso il cancello d'un antico parco,
fra sbarra e sbarra acumino lo sguardo.
Certo, qualcuno apparirà nell'arco
verde-cupo che intrecciano le piante
laggiù, ove s'apre nell'azzurro un varco.

Una piccola dama in guardinfante
del minuetto striscerà l'inchino
ridendo a qualche incipriato amante?
Seduzïone muta d'un giardino
chiuso su l'ombra morta delle cose
pel cui ritorno non v'ha più cammino,
pel cui sogno non nascono più rose!
 
Amalia Guglielminetti
da: la seduzione delle vergini
 

 
i colori sgargianti accompagnano
i miei passi autunnali,
vorrei avere il bosco tra le mani,
il fiume che scorre negli occhi...

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