Della notte so poco
ma di me la notte sembra sapere,
e piú ancora, mi assiste come se mi amasse,
mi ammanta di stelle la coscienza.
ma di me la notte sembra sapere,
e piú ancora, mi assiste come se mi amasse,
mi ammanta di stelle la coscienza.
Forse la notte è la vita e il sole la morte.
Forse la notte è nulla
e nulla le nostre congetture
e nulla gli esseri che la vivono.
Forse le parole sono l'unica cosa che esiste
nel vuoto enorme dei secoli
che ci graffiano l'anima coi ricordi.
Forse la notte è nulla
e nulla le nostre congetture
e nulla gli esseri che la vivono.
Forse le parole sono l'unica cosa che esiste
nel vuoto enorme dei secoli
che ci graffiano l'anima coi ricordi.
Ma la notte conosce la miseria
che succhia il sangue e le idee.
Scaglia l'odio, la notte, sui nostri sguardi
che sa pieni di interessi, di incontri mancati.
che succhia il sangue e le idee.
Scaglia l'odio, la notte, sui nostri sguardi
che sa pieni di interessi, di incontri mancati.
Ma accade che la notte ne senta il pianto nelle ossa.
Delira la sua lacrima immensa
e grida che qualcosa è partito per sempre.
Delira la sua lacrima immensa
e grida che qualcosa è partito per sempre.
Un giorno torneremo a essere.
Alejandra Pizarnik
Traduzione di Claudio Cinti da La figlia dell'insonnia
dormire poco,
sognare strano;
la mia notte di solito,
la notte che non passa,
quella che segue...
Nel senso astronomico del termine, la notte, che si alterna al dì, è parte del giorno (in alcune accezioni, invece, il giorno si contrappone alla notte). Si tratta dell'intervallo di tempo compreso tra il tramonto e l'alba, in cui il Sole rimane al di sotto dell'orizzonte ed in cui, in genere, gli esseri viventi riposano in una fase chiamata sonno.
Durante la notte, non essendo visibile il sole, l'astro più luminoso è la Luna.
La durata della notte varia in base al susseguirsi delle stagioni, alla latitudine, alla longitudine e al fuso orario.
Nei giorni di equinozio la notte e il dì hanno in linea teorica la medesima durata; in realtà, la diffrazione dovuta all'atmosfera terrestre fa sì che il giorno risulti più lungo della notte.
Nei giorni di equinozio la notte e il dì hanno in linea teorica la medesima durata; in realtà, la diffrazione dovuta all'atmosfera terrestre fa sì che il giorno risulti più lungo della notte.
In alcune regioni d'Italia e Francia, si può definire la prima parte della notte, quella antecedente la mezzanotte, con un termine specifico, e cioè sera.
Per tale motivo, in queste culture le ore notturne sono convenzionalmente comprese nell'arco tra le 0:00 e le 5:00.
Al mondo esistono due punti geografici dove per sei mesi è notte. Ai due poli infatti esistono solo due stagioni, estate e inverno, che corrispondono ai sei mesi in cui c'é luce e ai sei mesi di notte. Quando, per esempio, al polo nord è estate, al polo sud è inverno, e a causa dell'inclinazione dell'asse terrestre la luce del sole non arriva. Per questo motivo si parla del sole di mezzanotte quando è estate in uno dei due poli, poiché i raggi del sole arrivano per tutta la durata del giorno. Il fenomeno dura invece per un minor lasso di tempo man mano che ci si sposta verso i due circoli polari. Inoltre ai poli il freddo e il buio durano per più di tre mesi.
All'equatore la notte e il dì hanno la stessa durata durante tutto l'anno.
Le piante per esempio di notte non sono in grado di compiere la fotosintesi clorofilliana, mentre la maggior parte degli animali utilizza la notte per riposare. Gli animali notturni, come ad esempio i pipistrelli, hanno invece il loro periodo di veglia durante la notte, e sono attivi dopo il tramonto e prima dell'alba.
La notte è stata spesso rappresentata come divinità o entità da diverse mitologie antiche, come quella norrena, egizia e greca, con divinità corrispondente anche a quella romana.
Nella mitologia norrena, Nótt è la sua personificazione, come descritto nel Gylfaginning, il primo capitolo dell'Edda in prosa di Snorri Sturluson, al canto 10.
La mitologia egizia non ha una vera e propria divinità notturna, ma in essa Nut è la dea che personifica il cielo stellato, e per estensione anche il periodo notturno.
Nyx, nella tradizione classica, è la personificazione della notte sulla terra, contrapposta a suo fratello Erebo, la notte nelle lande infernali; questa dea è stata ripresa dalla mitologia romana con il nome di Nox (da Wikipedia).
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