martedì 16 giugno 2015

Infanzia

Etimologicamente il termine deriva dal latino infans che significa muto, che non può parlare e quindi per estensione assume il significato di bambino che non può parlare.
Il termine infans, infatti, deriva dal verbo fari, presente nel latino arcaico e prima ancora nel greco antico con il medesimo significato di parlare; soprattutto in senso solenne. Congiunto al prefisso in, che in latino ha valore di negazione, il termine descrive appunto quella situazione in cui si è impossibilitati a parlare.
In passato, infatti, questo termine si riferiva esclusivamente al periodo intercorrente tra la nascita e la comparsa del linguaggio.
Solo successivamente, per estensione, questo termine ha assunto anche il significato di periodo della vita di un individuo fino all'insorgenza dei primi segni della pubertà.
Data l'etimologia della parola, il termine era in passato utilizzato esclusivamente per identificare quel periodo della vita di un individuo che va dalla sua nascita al pieno utilizzo della ragione: per questo motivo fino al medioevo il periodo dell'infanzia si riteneva terminasse intorno ai 7 anni di età del bambino.
Il periodo dell'infanzia dura all'incirca da zero a dieci anni, a parte naturalmente le differenze tra bambino e bambino nel tempo di sviluppo (da Wikipedia).
 
Solitamente viene fatta anche una distinzione tra vari periodi dell'infanzia:
Prima infanzia:
dalla nascita ai due anni; dove i bambini andranno in un asilo nido oppure resteranno con un genitore;
Seconda infanzia:
dai tre ai cinque anni; i bambini di quest'età possono andare alla scuola d'infanzia che non è ancora obbligatoria;
Terza infanzia:
dai sei ai dieci anni; invece da sei a dieci anni andranno alla scuola elementare dove si prepareranno ad essere adolescenti.


A volte quasi provo le emozioni
 dell'infanzia felice; ruscelli, alberi, fiori
 mi ricordano i luoghi in cui vivevo
 prima che ai libri offrissi in sacrificio
 la mia giovane mente,
e come un tempo mi assalgono,
 e il cuore si commuove a riconoscerli;
 Potrei anche pensare a tratti di incontrare
 Un essere da amare, vivo, ma nessuno come te.
 
Guillame Apollinaire
  
 
anche per me ritorna,
quel passato nemmeno tanto felice,
nemmeno spensierato;
ritorna sbiadito e lontano
eppure così presente...

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