sabato 17 gennaio 2015

Remore

Remore
 
Consapevoli sbagli costellano
galassie di errori profondi,
nel groviglio di anime penso,
rispolvero antiche paure.
Impavido sciolgo le remore
poi guardo, soppeso, comprendo,
alfine accetto.
 
Anonimo
del XX° secolo
poesie ritrovate
 
 
remora /'rɛmora/
sostantivo femminile. [dal lat. remŏra, der. di mora "indugio"], lett.
- TRECCANI e Wikipedia
 
1. [spec. al plur., ciò che ritarda o ostacola qualcosa: non porre remore] ≈ freno, impedimento, intralcio, ostacolo.
 
2. [spec. al plur., ciò che trattiene dall'agire: non avere remore; essere senza remore] ≈ esitazione, incertezza, indugio, ritegno, tentennamento, titubanza.Indugio, dilazione, freno, soprattutto di ordine morale: porre remore nell’esecuzione di un patto, di un accordo; agirò senza remore; non c’è più alcuna r., ormai, al dilagare della corruzione. 

3. Nel linguaggio marin., la zona d’acqua tranquilla e quasi oleosa nella scia poppiera di una nave o anche nella scia laterale di una nave che scade trasversalmente per deriva o scarroccio.
Zona di mare calma nella scia poppiera di una nave o nella scia laterale se la nave scarroccia.

4. (zoologia) (ittiologia) pesce dei mari tropicali munito, sul capo, di una ventosa con la quale si attacca a pesci più grossi, tartarughe o navi per lasciarsi trainare.
                                

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