martedì 12 agosto 2014

XX° Secolo

La scienza e la tecnologia applicate ai conflitti bellici raggiungono nel Novecento il loro punto più alto con le bombe atomiche, le bombe H, le armi di distruzione di massa. 
E' doverosa una riflessione sulle sue conseguenze nelle persone e nelle società.
 
passaggi di tempo
e tempi passati;
il confine del secolo
traballa nei sensi...



Caro Secolo Ventesimo,

 
Ora che hai tutto
il mondo qui su ogni schermo
e basta tu muova un dito
nostro sopra un tasto
perché a una parte
di mondo guasto
succeda un'altra
parte di mondo perso
Ora che dall'alto
dei satelliti hai il controllo
d'ogni mossa di chi
tu voglia occhiuto e vile
perseguire o colpire
all'incollo
del millesimo
di secondo sottile
Ora che lo scroscio
universale dei bit e dei circuiti
sovrasta il concerto
delle grandi cascate
e la massa mondiale in orchestra
dei motori e dei fluidi
batte nella colonna
assordante delle strade
o cova al silenzio
sotto mari e città o sui monti
come gli atomici funghi
tuoi dormienti nelle testate
 
Ora che nelle fabbriche
e nei laboratori
negli immensi hangar
nella gola bicroma dei reattori
nella piccola giungla
trasparente delle rianimazioni
nelle sterminate metropoli
di quartieri ricchi e dormitori
nelle nuove cattedrali
di vetrometallo delle Borse
delle Banche e delle Reti
delle Società per Azioni ˆ
sale l'osanna a te
secolo delle invenzioni e degli orrori ˆ
 
Ma ora che la più vera
speranza cade non lo senti
né ti chiedi perché
sei così vuoto e menti? 
 
(1994)
Gianni D'Elia

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