sabato 23 giugno 2012

Conchiglie

lo studio delle conchiglie è oggetto di una disciplina che si chiama “Malacologia” (dal greco “malakos”, ‘molle’ e “logos”, ‘discorso’), che si occupa dello studio dei molluschi.
Quella che noi chiamiamo “conchiglia”: altro non è che lo scheletro esterno (eso-scheletro) del piccolo mollusco che la abita e che ha lo scopo di sorreggerlo; differentemente, i vertebrati hanno uno scheletro interno (endo-scheletro). L’accrescimento della conchiglia viene prodotto dal “mantello”, che è simile a un ripiegamento cutaneo, che ricopre, in maniera più o meno estesa, il corpo del mollusco. La sua composizione chimica è di carbonato di calcio (che si può cristallizzare sotto forma di calcite o di aragonite) e altri sali inorganici, tenuti insieme dalla conchiolina (sostanza organica che forma un reticolo microscopico). La forma e il colore della conchiglia dipende dalla sua alimentazione e dalla quantità di luce che la irradia (dalla rete).


Conchiglie 

Eternamente giace e splende piano
sotto l'enormi tempestose ondate
e sotto le minute onde beate
che il Greco antico un tempo ha nominato
crespe di risa.
Ascolta,: la conchiglia iridescente
canta nel mare, al più profondo.
Eternamente giace, e canta silenziosa.

Katherine Mansfield


suono di mare
e ritorno bambino
nell'eco distorto
piedi bagnati,
sconfinati arenili
frammenti lucenti,
sabbie dorate...

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