sabato 7 aprile 2012

Amalia e Guido

L’autrice di Le vergini folli, che amò platonicamente Guido Gozzano e che si legò al giovane Dino Segre, visse una vita considerata scandalosa per l’epoca fascista, al punto tale che il compagno la fece interdire.
Il racconto di una vita tormentata offre lo spunto per capire quanto era – e forse è tutt’ora – difficile essere una donna che ha una vita fuori dall’ordinario.
Attraverso il carteggio (decine di lettere tra i due)si ricostruisce il quadro della relazione con Gozzano, che il poeta vede in una dimensione "tutta letteraria, tutta scritta e cerebrale" e che Amalia stenta invece a non cercare di trasformare in una solida relazione d'amore.
Ma tra gli alti (un incontro tra il 1 e 9 dicembre 1907) e i bassi (testimoniati dalla lettera di Gozzano del 24 maggio 1908) di questa relazione, nasce comunque la raccolta poetica Le seduzioni, dove insieme a una più determinata "Avidità di vivere" si mescola un'amara rinuncia all'amore sognato nelle precedenti raccolte poetiche.
L'influenza autobiografica e della relazione con Guido appare evidente, ma Amalia sa andare comunque oltre, collocandosi con autorevolezza nella storia letteraria italiana del primo novecento.
D'Annunzio la definirà l'unica vera poetessa che abbia oggi l'Italia (qua e là dalla rete).


incertezze

Pure, ancora di qualche trafittura
tremavo, a guisa di convalescente
ch'ogni indizio del suo male impaura.
Non ben certa di me, trepidamente,
il mio silenzio intimo ascoltando,
mi premevo sul cuor le mani intente.
M'indagai, mi scrutai, mi dolsi, e quando
m'avvidi in qual tenacità d'affanno
esasperavo un dubitar sì blando,
scossi da me l'antico e il nuovo danno
e balzai, folle di desii fugaci,
incontro al riso d'ogni bell'inganno,
gli risi coi notturni occhi : — Mi piaci!

Amalia Guglielminetti

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