I due giovani struzzi erano disperati.
Ogni volta che si mettevano a covare le uova, il peso del loro corpo le rompeva.
Un giorno decisero di andare a chiedere consiglio ai loro genitori che abitavano dall'altra parte del del deserto.
- Madre - dissero - siamo venuti a chiederti come possiamo fare per
covare le uova. Ogni volta che ci proviamo si rompono. -La madre li ascoltò, poi rispose:
- Ci vuole un altro calore. -
- E quale? - domandarono gli struzzi.
- Il calore del cuore. Voi dovete guardare la vostre uova con amore, pensando alla creatura che ci dorme dentro; lo sguardo e la pazienza lo risveglieranno. -
Gli struzzi ripartirono, e quando la femmina ebbe deposto un altro uovo, si misero a guardarlo con amore, senza perderlo mai di vista.
Passarono così molti giorni; quando, ormai, erano allo stremo delle forze l'uovo incominciò a cigolare, s'incrinò, si ruppe, e una piccola testa di struzzo fece capolino dal guscio.
Leonardo da Vinci
Lo struzzo (Struthio camelus, Linnaeus 1758) è una specie di uccello dell'ordine degli Struthioniformes che, anche per via della sua incapacità di volare, risulta essere il più grande tra i pennuti viventi.
È distribuito naturalmente in Africa in particolare nell'area sub-sahariana, Sahel, Corno d'Africa, Somalia, Kenya, Tanzania ed Africa meridionale, ed è stato introdotto in Australia dall'uomo.
Il nome scientifico dello struzzo (Struthio camelus) contiene un accostamento che era già stato fatto dagli antichi, quello fra l'uccello ed il cammello, nel quale si specchia una delle caratteristiche fondamentali della specie: anche lo struzzo, infatti, è un vero e proprio prodotto del deserto e delle steppe, e possiede una struttura e delle proprietà esattamente rispondenti alle esigenze poste dall'ambiente entro il quale si trova a vivere.
Un cranio di struzzo (Struthio camelus) nella collezione permanente del Museo dei bambini di IndianapolisHa un corpo molto robusto, il collo lungo e in gran parte nudo, la testa piccola e piatta, il becco dritto, ottuso, poco arrotondato nella parte anteriore e piatto in punta; le mascelle sono pieghevoli, e si spalancano in uno squarcio che giunge fin sotto l'occhio, ed all'incirca alla metà di quella superiore si aprono le narici, divaricate e piuttosto lunghe.
Gli occhi sono lunghi e lucenti, con la palpebra superiore provvista di ciglia, le orecchie sono nude, aperte, rivestite internamente di produzioni filiformi, le zampe alte e robuste, del tutto nude, a parte alcune setole che spuntano sulle cosce. I tarsi sono coperti da larghe squame, e le zampe hanno due dita, l'interno fornito di un'unghia grande, larga e ottusa.
Gli occhi sono lunghi e lucenti, con la palpebra superiore provvista di ciglia, le orecchie sono nude, aperte, rivestite internamente di produzioni filiformi, le zampe alte e robuste, del tutto nude, a parte alcune setole che spuntano sulle cosce. I tarsi sono coperti da larghe squame, e le zampe hanno due dita, l'interno fornito di un'unghia grande, larga e ottusa.
Ancorché grandi, le ali sono del tutto inutili per il volo, rivestite, invece che delle normali remiganti, di piume lunghe, flosce e pendenti che si ritrovano identiche nell'abbondante coda, e il resto del corpo è coperto da un piumaggio floscio ed arricciato, che nel mezzo del petto lascia scoperta una callosità di consistenza cornea.
Di grandissima mole, lo struzzo ha un'altezza non inferiore ai due metri e mezzo, ed una lunghezza, dalla punta del becco alla fine della coda, di almeno un metro e ottanta: il suo peso raggiunge i 150 kg.
Quanto al colore, in generale esso si differenzia tra i due sessi. Il maschio ha tutte le piume del tronco di color nero-carbone, quelle della coda e dell'ala bianche, il collo rosso-vivo e le cosce carnicine; le femmine sono grigio-brune e bianco-sporche sulle ali e sulla coda, e ripetono la colorazione dei compagni negli occhi bruni e nel becco giallo-corneo.
Corre molto rapidamente e può raggiungere una velocità massima di circa 70 km/h, il che lo rende il più veloce uccello corridore (wikipedia)..
Bel post,buona giornata!!!
RispondiEliminaGrazie,
RispondiEliminaanche a te.
Gujil
Ciao, bellissimo blog!
RispondiEliminaTi aggiungo tra quelli da seguire! ;)
Buona serata...
Grazie Silvia,
RispondiEliminasei la benvenuta ed il tuo contributo sarà sempre apprezzato
Gujil
Non solo lo struzzo ha il calore del cuore di chi ama,
RispondiEliminaanche l'uomo possiede queste capacita', ma
spesso se ne dimentica.
Saluti da
"poesieinsmalto"
poesieinsmalto
RispondiEliminahai colto la morale della fiaba-
Grazie e benvenuto anche a te
Gujil
vorrei sapere la morale della favola grazie
RispondiEliminaBellissima favola
RispondiEliminaGrazie Lucio.
EliminaQual è la morale di questa favola?
RispondiEliminaIn realtà credo che ognuno di noi ci trovi qualcosa,dal mio punto di vista il concetto è quello che le cose fatte con cura e amore spesso superano le difficoltà di partenza... non sempre..
RispondiEliminaBenvenuto
Gujil