lunedì 8 settembre 2008

Parole nella lavanda


Parole nella lavanda

Forse folle
parlo con lo spirito
caro e lontano
della Nonna
nell’odore buono
della lavanda
e cammino nel buio
respirando forte
lungo il fiume
gonfio di temporale.

Una luce illumina
la bassa nube
che sovrasta il bosco.
Ma né luce
né nube
né bosco
svelano la cifra
di quel che sono
della mia ragione
della mia confusione
della mia paura.

Resta la solitudine
della luce
della nube
e del bosco.

Resta il mio andare
sola
e il chiedersi
se sono il noce secco
solitario e bruno
in mezzo al campo
o questo che ombreggia
le ortiche
carico di frutti
quasi maturi.

O sono il verde mallo
o il gheriglio di latte.
Oppure ridotta guscio
sarò frammento e terra.
Ora che il topinambur
torna a fiorire
e l’autunno viene.

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