venerdì 18 aprile 2008

Di Draghi che in Noi

Assordante silenzio
è fiato che senti e non vuoi
è dietro di te.

Calcando bui percorsi
di ansia e mestizia
c'è un solo riscontro
che palpebre urta ed incarna.

A guisa di antro
un cuore s'inombra
e perpetua nei ritmici
Inverni del nostro scontento.

Scivolanti declivi
di nere scoscese e piovaschi
ad eludere chiome e cipressi
sferzati da gelido vento
percorsi interiori dilagano.

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