"Sono stato sedici ore davanti a quel maledetto microfono. Io e Bruce abbiamo costruito l'assolo nota per nota, sfumatura per sfumatura. Non era mai soddisfatto e lo registrammo un numero impressionante di volte. Ero stravolto. Ma ancora oggi c'è gente che mi ringrazia e mi dice che quell'assolo gli ha salvato la vita." A parlare è Clarence Clemons. Protagonista è, manco a dirlo, il solo di sax di "Jungleland".
(da una recensione scritta da Hamilton Santià)
(da una recensione scritta da Hamilton Santià)
Come un topo mi lascio ipnotizzare dal Pifferaio di Hamelin e lo seguo verso il baratro. So che c'è, sta là davanti. Ma non ho paura. Sorrido e mi struggo per le note del sax. So che mi capisce. Mi sento a casa.
RispondiEliminaCasa.
Home is where my Harp is.