sabato 13 dicembre 2025

Civette

La civetta (Athene noctua) è un piccolo uccello rapace notturno, diffuso in gran parte d'Italia.
È un animale assai ricco di simbolismo, variando da presagio di sventura nella tradizione popolare a simbolo di saggezza nell'antica Grecia.

La sua effige appare sulla moneta greca da un euro.

Lo specchio delle civette

Sull’acqua del fiume tranquillo
si sporge bruciato il gran ramo
d’un albero grande
che solo quel ramo ha bruciato.
Si posan la notte,
sul ramo sporgente,
civette a migliaia.
Si posan ridendo,
guardando nell’acqua del fiume
che sotto vi scorre tranquillo.

Aldo Palazzeschi 

Nel Parco di Monza, le "Notti della Civetta" sono appuntamenti annuali o biennali molto noti e assai frequentati dalla popolazione.
Si tratta di escursioni serali guidate da esperti, organizzate da associazioni come ENPA Monza e Brianza, EBN Italia e il Gruppo Italiano Civette (GIC), per osservare e censire i rapaci notturni, in particolare la civetta comune (Athene noctua) e l'allocco.

Il parco della città di Monza è noto per ospitare una popolazione assai significativa di questi uccelli.

Anche qui, civette, notturne
estati e buio diradato autunnale
primavere, la luna, poi inverno 
i rapaci voli in silenzio, planate...

Nelle credenze popolari e medievali il suo verso era spesso associato a presagi di morte, sciagure o stregoneria.
Nell'antica Grecia era l'uccello sacro ad Atena (Minerva per i Romani), dea della sapienza e della strategia.

I suoi occhi, capaci di vedere nell'oscurità, l'hanno resa simbolo di intuizione e comprensione profonda.

In italiano, il termine "civetta" in senso figurato può indicare una donna vanitosa e frivola che cerca di attirare l'attenzione
, "fare la civetta" o mostrare civetteria significa usare artifici e moine per farsi notare e corteggiare.
La civetteria è un sostantivo femminile che indica un atteggiamento lezioso, affettato e vanitoso, messo in atto per attirare l'attenzione e l'ammirazione altrui, spesso con l'intento di piacere o farsi corteggiare;
l'etimologia del termine deriva dal comportamento della civetta, un rapace notturno che i cacciatori usavano in passato come richiamo vivo per ingannare e catturare altri piccoli uccelli, grazie ai suoi movimenti e ammiccamenti particolari.
(dalla rete)

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