domenica 20 luglio 2025

Paul Celan a Ingeborg Bachmann

Il bellissimo libro di Helmut Böttiger ("Ci diciamo Loscuro - La storia d'amore tra Ingeborg Bachmann e Paul Celan" traduzione di Alessandra Luise, Neri Pozza, pp. 251, € 19,00) ripercorre bene la complessa relazione sentimentale intercorsa tra i due poeti, che si prendono e si lasciano, tra occasioni pubbliche del Gruppo 47 e incontri, distanziati negli anni.
Nel frattempo le reciproche produzioni si incrociano, finché in Malina Ingeborg Bachmann torna al suo rapporto con Paul Celan, inserendo come fil rouge nel testo delle pagine in corsivo che diventano "I segreti della principessa di Kagran", diario segreto di un amore alquanto tormentato.
(dalla rete)

Mia cara Ingeborg,
dunque non verrai prima di due mesi – perché?
Non dici neppure per quanto tempo, non dici se ti concedono la borsa di studio.
Intanto, come tu consigli, possiamo, perché no, “scambiarci lettere”.
Ingeborg sai perché in quest’ultimo anno ti ho scritto così poco?
Non soltanto perché Parigi mi aveva imposto un terribile silenzio dal quale non riuscivo ancora una volta a liberarmi, ma anche perché non sapevo che cosa tu pensassi di quelle brevi settimane a Vienna.
Cosa potevo mai capire dalle tue prime righe scritte frettolosamente, Ingeborg?
Forse mi inganno, forse è vero che noi ci schiviamo proprio quando vorremmo tanto incontrarci, forse colpevoli siamo tutti e due.
Ma talvolta mi dico che il mio silenzio è, in qualche modo, più comprensibile del tuo, perché il buio che mi impone è più antico.
Come sai: le grandi decisioni bisogna prenderle sempre da soli.
Quando è arrivata quella lettera in cui mi chiedevi se era meglio per te Parigi o gli Stati Uniti, non avrei esitato un istante a dirti quanto sarei stato felice se fossi venuta.
Riesci a capire, Ingeborg, perché non l’ho fatto?
Mi dissi che, se davvero ti importava qualcosa (ovvero, più di qualcosa) di vivere nella città in cui anch’io vivevo, non saresti venuta prima da me a chiedere consiglio, proprio no.
Un anno intero adesso è trascorso, un anno durante il quale ti sarà successo senz’altro qualcosa.
Ma tu non mi dici quanto lontani sono, dietro quest’anno, il nostro maggio e il nostro giugno…
Quanto lontana o quanto vicina sei, Ingeborg?
Dimmelo, così saprò se tu chiudi gli occhi, quando io adesso ti bacio.

Paul

occhi chiusi per fermare quell'attimo
intriso di passionali umori e gesta
che sanno di eroi desueti e falsi;
resta la clip fissata dal cuore...

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