Ripenso il tuo sorriso, ed è per me un’acqua limpida
scorta per avventura tra le petraie d’un greto,
esiguo specchio in cui guardi un’ellera i suoi corimbi;
e su tutto l’abbraccio d’un bianco cielo quieto.
Codesto è il mio ricordo; non saprei dire, o lontano,
se dal tuo volto s’esprime libera un’anima ingenua,
o vero tu sei dei raminghi che il male del mondo estenua
e recano il loro soffrire con sé come un talismano.
Ma questo posso dirti, che la tua pensata effigie
sommerge i crucci estrosi in un’ondata di calma,
e che il tuo aspetto s’insinua nella mia memoria grigia
schietto come la cima d’una giovinetta palma…
Eugenio Montale
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Il sorriso di Falstaff dipinto da von Grützner |
Nonostante
ci si riferisca propriamente al sorriso pensando alla sola bocca,
l'espressione coinvolge anche gli occhi.
Alcuni sorrisi includono una contrazione dei muscoli all'angolo degli
occhi, un'azione nota come sorriso di Duchenne.
La carica espressiva e comunicativa del sorriso deve proprio allo
sguardo la sua profondità.
Un sorriso sincero e istintivo stira le
labbra di netto e rende più vivace e profondo lo sguardo.
Al contrario, un sorriso forzato o di circostanza non cambia lo
sguardo, limitando a contrarre i muscoli della bocca.
L'espressione comune "sorridere con gli occhi" intende proprio questo
aspetto.
Tra i risvolti dell'essere
giace un pensare lontano
di amici, sepolti dal tempo,
di visi che ancora ci sono...
Il sorriso è un'espressione facciale formata principalmente dalla flessione dei muscoli ai lati della bocca.
Il sorriso rappresenta nella cultura comune l'espressione della felicità.
Un sorriso può diventare una risata,
ma differisce dal riso nell'essere meno impulsivo e nervoso, quindi più
duraturo, più moderato e di maggior profondità emozionale.
(da Wikipedia)
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