Parlare dopo un lungo silenzio è cosa giusta.
Perduti o morti gli esseri amati,
nascosta nell’abat-jour l’ostile lampada
e calate le tende sulla nemica notte
che si parli così tra noi e noi
su questo tema eccelso, l’Arte e il Canto.
La decrepitudine del corpo è saggia:
giovani ci siamo amati senza saperne nulla.
Perduti o morti gli esseri amati,
nascosta nell’abat-jour l’ostile lampada
e calate le tende sulla nemica notte
che si parli così tra noi e noi
su questo tema eccelso, l’Arte e il Canto.
La decrepitudine del corpo è saggia:
giovani ci siamo amati senza saperne nulla.
William Butler Yeats
No, non starò più a contare
ore che sembra passino lente;
nel silenzio troviamo ragioni
dove invece cerchiamo risposte...
In un uso iperbolico o figurato contare le ore (o i minuti, i giorni etc.), ha il ignificato di attendere con grande ansia un evento, desiderare ardentemente che passi un certo periodo di tempo -TRECCANI-
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