lunedì 27 maggio 2024

Canuti capelli

Città vecchia

Spesso, per ritornare alla mia casa
Prendo un’oscura via di città vecchia.
Giallo in qualche pozzanghera si specchia
Qualche fanale, e affollata è la strada.

Qui tra la gente che viene che va
Dall’osteria alla casa o al lupanare,
dove son merci ed uomini il detrito
di un gran porto di mare,
io ritrovo, passando, l’infinito
nell’umiltà.
Qui prostituta e marinaio, il vecchio
che bestemmia, la femmina che bega,
il dragone che siede alla bottega
del friggitore,
la tumultuante giovane impazzita
d’amore,
sono tutte creature della vita
e del dolore;
s’agita in esse, come in me, il Signore.

Qui degli umili sento in compagnia
il mio pensiero farsi
più puro dove più turpe è la via.

Umberto Saba

Vecchie strade e mio padre guardò
il sole cadere dietro risapute case;
finì delle cose il senso quando venne
il tempo, canuti capelli, ancora vivi... 
 
 
Canuto 
 
è un aggettivo che significa bianco, 
usato per indicare i capelli, la barba, i baffi 
e altre parti del corpo. 
Può anche riferirsi alla persona anziana 
o alla gravità e posatezza.
-TRECCANI-

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