In tutti i tempi e presso tutte le culture, il problema del male (e conseguentemente quello di ciò che è ritenuto il suo opposto, il
bene) è stato un tema di riflessione da parte di filosofi, teologi,
scrittori e poeti, i quali hanno cercato di dare risposta a questi
fondamentali e drammatici interrogativi.
Ultimamente, sono state le
neuroscienze a fornirci indicazioni più probanti sulla natura del male.
Il male
S'appiatta, a guisa d'aspide che dorme,
dentro il più tortuoso penetrale
del cuore, questo immedicabil male,
lo soffoca talor, incubo enorme.
V'imprime gravi e oscure le sue orme,
sigle roventi del dolor vitale,
che il calmo orgoglio del voler non vale
a cancellar con le sue fredde norme.
Se lo lambisce con insidiosa
lingua, v'incita l'anelare muto
che invan dissimulato arde e non posa.
Ma, se lo morde, il cuor ch'è solo grida
ad invocar perdutamente aiuto,
perchè il mal violento non lo uccida.
ad invocar perdutamente aiuto,
perchè il mal violento non lo uccida.
Amalia Guglielminetti
Nel cuore il male scaglia
i sassi all'anima candida;
diventare grandi, il rito,
passaggi, vite a scapito...
E’
con l’uomo- scrive Edoardo Boncinelli nel suo nuovo libro “Il male.
Storia naturale e sociale della sofferenza” - che
compare il male.
Il male “nasce con l’uomo”
(Il Saggiatore, Milano)
Il
male è ciò che è contrario al bene,
all’onestà, alla giustizia.
E’
dolore, sofferenza psichica, morale e fisica.
E’ malvagità, violenza,
aggressività, malattia, avversità, sventura, danno, svantaggio (dalla rete).
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