lunedì 4 dicembre 2023

“Baiser à la florentine”


Godiamoci la vita, mia Lesbia, l'amore,
e il mormorio dei vecchi inaciditi
consideriamolo un soldo bucato.
I giorni che muoiono possono tornare,
ma se questa nostra breve luce muore
noi dormiremo un'unica notte senza fine.
Dammi mille baci e ancora cento,
dammene altri mille e ancora cento,
sempre, sempre mille e ancora cento.
E quando alla fine saranno migliaia
per scordare tutto ne imbroglieremo il conto,
perché nessuno possa stringere in malie
un numero di baci cosí grande.

Publio Valerio Catullo

Nel bacio rimane l'umido contatto
di due anime e due corpi assetati,
nel gesto compare un'intenzione
di prendere , di dare, di stare... 
 
Un bacio alla francese  o alla fiorentina richiede di toccare la lingua del partner con la propria in un bacio lungo e profondo.
La prova delle origini italiche sarebbe l’espressione francese (caduta in disuso) “baiser à la florentine”. Questo modo di dire si trova nel romanzo erotico Vénus dans le cloître, scritto (probabilmente) nel 1672 da l’Abbé du Prat, nom de plume di un autore sconosciuto, che alcuni identificano con Jean Barrin e altri con François de Chavigny de La Bretonnière (dalla rete).

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