Unicamente assorto in condizioni
che preludono al sonno... sogno
in contesti marini agitati e salsi
come quando da fanciullo amavo...
Gujil
Ὕπνος in greco antico, Ipno nella mitologia greca era il dio del sonno.
Era figlio di Erebo, l’Oscurità, e di Nyx, la Notte, e fratello gemello
di Tanato, dio della morte, oltre che di Etere, il giorno, Nemesi ed
Eris.
Secondo alcuni, Ipno era marito di Pasitea, una delle Cariti,
che gli era stata data in moglie da Era.
Ipno aveva la capacità di poter far sprofondare nel sonno dei e
uomini
Figli di Ipno, avuti dalla
Notte, furono moltissimi, tra cui Morfeo, Momo, Icelo o Fobetore, e
Fantaso.
Ipno viene solitamente raffigurato come un giovane, nudo, con
delle ali sulla testa o sulla schiena, con una verga e un papavero, od
un corno, che facevano addormentare.
Inoltre, secondo alcuni viveva in
una oscura grotta presso il fiume Oblio.
Ipno era divinità
personificatrice del sonno (nel culto romano era chiamato Sonno).
Ipno
era rappresentato e venerato come un dio benefico e buono, infatti il
suo sonno faceva riposare gli uomini dalle fatiche e sofferenze della
vita.
(dalla rete)
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