ti sei stancata delle mie mani
dei miei occhi della mia ombra
le mie parole erano incendi
le mie parole eran pozzi profondi
verrà un giorno un giorno improvvisamente
sentirai dentro di te
le orme dei miei passi
che si allontanano
e quel peso sarà il più grave
dei miei occhi della mia ombra
le mie parole erano incendi
le mie parole eran pozzi profondi
verrà un giorno un giorno improvvisamente
sentirai dentro di te
le orme dei miei passi
che si allontanano
e quel peso sarà il più grave
Nâzım Hikmet Ran
Nel 1966, Bob Shaw aveva pubblicato il racconto “Luce di altri giorni”
(conosciuto anche come “Luce di giorni passati” o “Luce dei giorni
passati”, in originale “Light of Other Days”), che introduceva il vetro
lento, un tipo di cristallo che la luce impiega un tempo che può essere
anche molto lungo per attraversare. L’anno dopo, Shaw pubblicò un altro
racconto sullo stesso tema, “Prova a carico” (“Burden of Proof”). In
seguito, Bob Shaw scrisse la storia dell’inventore del vetro lento che,
assieme ai due racconti originali, costituì il romanzo “Altri giorni,
altri occhi”.
(dalla rete).
Le distanze che separano corpi
sono luoghi di solitaria espiazione;
le anime e i cuori si affiancano
a cercare luce di giorni passati...
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