A 10 Km a sud-ovest di Città del Messico, si trova il sobborgo di Coyoacán, letteralmente “luogo del coyote”, dall’animale simbolo del quartiere. Le stradine cinquecentesce, eredità dell’epoca coloniale – Hernàn Cortés stabilì qui nel XVI secolo il suo quartier generale dopo la conquista di Tenochtitlan – si snodano per il centro tra caffè e spazi d’arte, grandi piazze brulicanti, case dai toni accesi e mercatini di artigianato. I messicani, e a Coyoacán più che mai, adorano passare la serata davanti
a una tazza fumante di caffè, discorrendo, spesso animatamente, di
politica, piuttosto che di yoga e, ovviamente, di arte. Chi visita il
quartiere non potrà essere da meno. Qui l’aria è impregnata di cultura, o meglio ancora, di controcultura, dato il clima turbolento e brillante del sobborgo, impersonificato da artisti e musicisti di strada, liberi pensatori e artigiani segnati nel volto e nelle mani, con un sorriso aperto al mondo. Una specie di Montmartre targata Messico.
Niente
non cè niente
come portare il fuoco
del tuo amore
tra i miei muscoli
e sentire il vento
mentre cammino
sfrontata
per le strade
di Coyoacán
non cè niente
come portare il fuoco
del tuo amore
tra i miei muscoli
e sentire il vento
mentre cammino
sfrontata
per le strade
di Coyoacán
Lucia Rivadeneyra
penso all'incontro, al caso, a un viso;
perpetrando il fastidio del soliloquio
comprendo la via del fare, del dire...
Nell’atmosfera bohémien di Coyoacán aleggia lo spirito di una coppia
di artisti leggendari, legati da una passione travolgente. Sono Diego
Rivera e Frida Kahlo che qui nacque nel 1907 e trascorse la sua breve ma
intensa esistenza tra la passione politica, le sofferenze fisiche e un
unico rifugio sicuro: la sua amatissima arte.
Visitare Coyoacán per chi si trova a
Ciudad de México è una tappa fondamentale per entrare nell’umore
messicano più autentico (dalla rete).
Nessun commento:
Posta un commento