Il termine italiano cadavere, dal latino cadaver, potrebbe essere correlato al verbo cadere. Etimologicamente inconsistente è invece la derivazione dall'acronimo latino "ca. da. ver." ("caro data vermibus", ossia "carne data ai vermi"), ipotesi fantasiosa accreditata fino al XIX secolo quando Giuseppe De Maistre li pose in relazione ad altri acronimi ed esempi di crasi presunta. Sul mio cadavere
Voglio guardare un’ altra volta l’oceano,
osservare l’immensità delle lacrime di metà di una vita
Voglio scalare un’ altra montagna,
provare a richiamare l’anima che ho perso
Voglio toccare il cielo, sentire quel blu cosi’ leggero
Ma non posso fare niente di tutto questo,
quindi lascio questo mondo
Tutti quelli che mi conoscono
Non saranno sorpresi della mia partenza
Ancora meno, dovreste piangere o stare in lutto
Stavo bene quando sono arrivato,
sto bene ora che me ne vadoXu Lizhi
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Il cadavere di Formoso è sottoposto a giudizio
davanti a un tribunale presieduto da papa Stefano VI. Olio su tela di
Jean-Paul Laurens, 1870. Musée des Beaux-Arts, Nantes |
Dopo il freddo ci sarà sole e vento
in un paradisiaco ingorgo di tutti;
potremo liberamente amarci
senza paure e senza dolori...
Il cadavere è il corpo di un essere umano dopo l'accertamento di morte.
Anche il corpo di un animale morto, per ragioni storiche e religiose, è
tradizionalmente detto «carcassa» e, se in stato di putrefazione,
«carogna»; tuttavia, è di uso ormai frequente il termine "cadavere"
anche riferito a corpi di animali morti specie se domestici.
Soprattutto in ambito veterinario, il corpo di un animale morto è
tecnicamente denominato 'cadavere' e vi è una branca degli studi
veterinari denominata diagnostica cadaverica.
In attesa
dell'accertamento di morte, il cadavere umano viene definito salma.
Lo studio delle modificazioni del corpo post mortem di un cadavere
ricade nell'ambito della medicina legale.
(da wikipedia)
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