giovedì 22 dicembre 2022

Ninnare

Sulle ginocchia ninno
la vita
che piange,
piange a dirotto,
cosí perduta,
dimenticata,
sciupata
e misconosciuta.
È inconsolabile.
Ma cosa vuole ancora?
Eppure l’ombra della felicità
ha sfiorato
questa smorfiosa viziata,
esigente,
puerile
e ridicola.
Mi chinerò
profondamente, profondamente
perché una buona volta mi cada dal grembo.

Mila Kacic

 

Ninnare
v. tr. [der. di ninna].
-TRECCANI-

Cercare di conciliare il sonno ai bambini cullandoli e cantando la ninnananna: ninnare dolcemente, maternamente; portava in qua e in là il suo [bambino], ninnandolo, cercando, ora d’addormentarlo col canto, ora d’acquietarlo con dolci parole (Manzoni); E l’accostava al seno, e lo ninnava Con baci e baci (Giusti); con uso estens.: come quando si giace assopiti in una carrozza, ninnati dal rumore delle ruote durante un lungo viaggio (Tarchetti).
Raro, ninnare la culla, muoverla dolcemente, dondolarla, per addormentare il bambino: Ninnava ai piccini la culla (Pascoli).

 

Scricchiola la vita in sè, nel mondo,
vorrei essere genitore perfetto;
le vaghe intenzioni infrangono
i sogni, percorsi, le storie...

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