Quando si vive una precarietà emotiva si è in bilico tra
felicità e tristezza. Non si tratta di bipolarismo, nonostante se ne senta
parlare spesso, soddisfare i criteri diagnostici per questo disturbo
richiederebbe una serie di condizioni che vanno ben oltre a degli sbalzi
d’umore (dalla rete).
in un pensare profondissimo.
Così fu, credo, la creazione
fatta per guardare il mondo
e dire, come voce nel torace.
Suona la sveglia all’alba, la casa
negli odori che riposa.
Anche noi obbediamo a una luce
nella foschia che forza l’inverno
e si procede per tentativi, strappi di motore
per imparare a vivere un’ampia prospettiva
poi capita talvolta che ceda la ragione
ci abbandoniamo alla vertigine
la vita nell’abisso, assolutamente.
Nicola Bultrini
ad errori fatti, a stupide cose care;
vorrei che tornasse serenamente il sole,
non quello che scotta, quello che scalda...
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