...E’ nei momenti di
sconforto e dolore, quando sentiamo che nulla sembra avere più senso e
perdiamo la capacità di imprimere una direzione
coerente alla nostra vita, che dobbiamo agire la regola del “buono
ma non grande”: ossia curare i piccoli gesti quotidiani, le semplici ma rassicuranti abitudini di tutti i giorni,
pensando che sono la base della nostra vita ed è da lì che possiamo
attingere energia e stabilità per fare le cose più grandi.
Vola
Un triste uccello si congela sul parabrezza del vicino.
Il corpo riempito di neve
il becco capace di raccogliere grandine
e artigli come falce
frantumano il vetro di sicurezza
in rifiuti non riciclabili.
Il vicino impreca
afferra la carcassa dalle ali di ghiaccio
la spacca in due
raccoglie i pezzi
e li lancia nell’aria invernale.
Vola! – urla
Vola! – inveisce con sangue freddo
alla scena dello schema
senza vedere
le due metà d’uccello animarsi
salire per cadere
con un’ala sola
incunearsi
nei suoi occhi arrossati
Attila József
La rabbia monta in noi come tempesta
siamo animali di istinti ed ormoni,
campeggia una scritta sui muri,
si legge, si impreca, si vive...
C’è sempre qualcosa
di buono e costruttivo che possiamo fare nelle difficoltà e nel dolore e
l’inizio di un nuovo anno rappresenta un’ottima
occasione per metterci simbolicamente in cammino verso le nostre
mete, siano esse obiettivi professionali, personali o spirituali...
(Annalisa Barbier, -psicologa - dalla rete)
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