mercoledì 29 giugno 2022

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Occhi cuciti con gli spilli

Quanto sodo lavori la morte
nessuno lo sa quanto lunga
sia la sua giornata.
Le stira la biancheria
il consorte lasciato a casa.
Le belle figlie
le apparecchiano la tavola per cena.
I vicini giocano
a pinnacolo in cortile
o bevono la birra
seduti sui gradini. E la morte
frattanto, in città,
in angoli remoti cerca
qualcuno con una brutta tosse,
ma l’indirizzo è, chissà perché, sbagliato,
nemmeno la morte può scovarlo
fra tutte quelle porte sprangate.
E comincia a cadere la pioggia.
l’aspetta una lunga notte di vento.
Non ha nemmeno un giornale
per coprirsi il capo, nemmeno
un gettone per chiamare chi si consuma,
l’uomo assonnato che piano si spoglia
e nudo si distende sul letto
dal lato che spetta alla morte.

Charles Simic

 


il cuore non batte più
i polmoni non respirani più
gli occhi non guardano più
il corpo non si muove più

Arriverà prima o poi per noi,
staccherà il cuore e la mente;
rimarremo solo nei pensieri
di chi ci ha amato senza confini...

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