martedì 7 dicembre 2021

Flauto

Il flauto

Stanotte liberami dalla verità dello specchio
Chiamami, perché la notte sta per finire, e l’alba è già qui
In questa spiaggia dove ho confinato me stessa
Lascia che io mi riconosca
L’inverno ha lasciato una cicatrice azzurra sulle mie spalle
Invitami alla verde stagione primaverile
Che ne sai della paziente melodia del mio silenzio?
Fammi accordare con il flauto
L’infausto bruciare della fiamma sta scritto sulle ali della falena
Fammi andar via dalla buia moltitudine della creazione
Sono già stata condannata al tormento della segregazione
Stanotte liberami dalla verità dello specchio

Ziagol Soltani 

 

 

FLAUTO
(prob. di origine onomatopeica;
fr. flûte; sp. flauto; ted. Flöte; ingl. flute
- TRECCANI -

 

Si usa col vocabolo flauto indicare, per quanto non esattamente, quegli antichi strumenti a fiato che prendevano presso i Greci il nome di αὐλός e presso i Latini quello di tibia.
Ora questi strumenti formati di tubi di diversa grandezza avevano anche imboccature di diverso genere e comprendevano oltre che strumenti a imboccatura naturale, anche strumenti ad ancia del genere del nostro clarinetto e degli oboi.
Alcuni flauti poi erano a tubo doppio.

 

  il suono melodioso arriva nel profondo,
istanti di inaspettata requie mi avvolgono;
il pensiero è contiguo, costante e indecente
lo specchio riflette il cuore che batte...

 


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