Non è scomodando il cielo
questo senso di perdurare strano,
gli infissi imperlati, le mani,
il gioco delle parti compresso
ridotte ali che sbattono.
Confidando nel suono ovattato
concedo requie allo sguardo,
mi pongo, dispongo e piango,
in una sospensione eterna,
dinamica solitaria e tesa.
La mano, mi aiuta e consola
la mente concentrata sul nulla,
ripiego in me stesso illazioni argute
e allungo il perdurare del tempo
in attimi infiniti di lieve sollievo.
Anonimo
del XX° Secolo
da "Le implicazioni sentimentali"
Il soliloquio
(dal latino solus "solo" e loquor
"parlare")
è spesso usato in una situazione drammatica, quando il
personaggio si riferisce ai pensieri e ai sentimenti di sé stesso oppure
parla di fronte ad un pubblico senza affrontare uno degli altri
personaggi, e viene fatto spesso quando si è soli o si pensa di essere
soli. È distinto dal monologo.
I soliloqui sono usati di frequente nei drammi poetici. I drammi
in prosa tendono ad usare uno stile più realistico e raramente si hanno
dei soliloqui. Le commedie di William Shakespeare sono spesso caratterizzate da soliloqui (da wikipedia).
Nessun commento:
Posta un commento