Entrai come tempo addietro
in quella porta, in quel tiepido posto,
la mente inanellava pensieri, ricordi;
sovente richiamiamo i controlli
in quella porta, in quel tiepido posto,
la mente inanellava pensieri, ricordi;
sovente richiamiamo i controlli
riattiviamo segnali d'allarme,
entrai ugualmente, la soglia varcai .
L'incerto cammino, il sentiero,
e quelle foglie lontane, farfalle
ai miei occhi inumiditi e grati;
siamo animali d'affetti
e gli anni non spezzano sogni...
entrai ugualmente, la soglia varcai .
L'incerto cammino, il sentiero,
e quelle foglie lontane, farfalle
ai miei occhi inumiditi e grati;
siamo animali d'affetti
e gli anni non spezzano sogni...
Anonimo
del XX° Secolo
da "Le implicazioni sentimentali"
varcare
[dal lat. varicare "allargare le gambe"] (io varco, tu varchi, ecc.).
-TRECCANI-
Verbo transitivo
1.- [andare al di là di qualcosa: v. i monti; v. un passo; v. l'uscio, la soglia; v. il confine]
≈ andare oltre, attraversare, oltrepassare, passare, superare,
[riferito a monti] travalicare, [spec. riferito a monti, a un passo, una
cima e sim.] valicare.
2.- (fig.) a. [attuare il superamento di un confine morale, comportamentale e sim.: v. i limiti della convenienza, della pazienza] ≈ andare oltre, eccedere, oltrepassare, passare, superare, travalicare. ↔ osservare, rispettare. b. [di persona, andare oltre una certa età: ha già varcato la sessantina] ≈ oltrepassare, passare, superare.
verbo intransitivo
(aus. essere), poet. [del tempo, consumarsi: il primo lustro a pena era varcato (T. Tasso)] ≈ (fam.) andarsene, passare, trascorrere. ↑ volare.
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