Sabato ottobrino
Una goccia traballa e poi cade
il lavello, lucido d'acciaio
la accoglie, la culla e poi nulla;
vituperate sensazioni si espandono,
poi collimano o finiscono
mi sembrano impalpabili scie di ricordi;
esalo un respiro che sà di sospiro
è ancora silenzio, per poco...
Gujil
Nessun commento:
Posta un commento