Come un antico gladiator morente
Il sol procombe, e dall’estremo lembo
Del ciel, sbarrando la pupilla ardente,
Al glauco flutto si trabocca in grembo.
Accatervate nubi fumolente
Gli fanno in giro di minacce un nembo;
Egli col raggio tremolo e rovente
Ancor le fiede saettando a sghembo.
Un lividor di nebbie e di paura
Via pel ciel, su pel mar si stende a volo,
S’abbruna il mondo della gran sciagura.
Immane uccel di preda, orrida, scura,
Dall’algid’Orsa e dall’immobil polo
Piomba la notte in grembo alla natura.
Arturo Graf
sotto l'orizzonte
fiammeggia il cielo d'estate, la sera,
montagne rosa salutano il giorno;
così mi ricordo e rivedo illuminati i volti
dei miei genitori, sereni, tranquilli...
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