La fine e il fondo
Sulle mie labbra avvelenate il riso
Per sempre inaridi; le dilettose
E pie menzogne che fiorir nascose
Sulle mie labbra avvelenate il riso
Per sempre inaridi; le dilettose
E pie menzogne che fiorir nascose
Dentro il mio core hanno il mio core ucciso.
Invan tra ’l verde
s’accendon le rose,Invan raggia d’amore un dolce viso,
Invano il sol sfolgora il ciel conquiso;
Il fondo io vidi e la fin delle cose.
s’accendon le rose,Invan raggia d’amore un dolce viso,
Invano il sol sfolgora il ciel conquiso;
Il fondo io vidi e la fin delle cose.
E all’amara tua coppa, a fronte prona,
O sacra Morte, ancor vivo libai.
Sfasciarsi i mondi negli spazii io scerno,
E l’oriuol del tempo odo che tuona
L’ore nel vuoto e i secoli in eterno.
Arturo Graf
parliamo di una fine che non è un traguardo è un arrivare in fondo, un giungere alla fine; non so quanto sia importante ma non mi piace di sicuro
Gujil
ora che mi sto per avvicinare capisco,
ora che mi sto per avvicinare capisco,
ricordo mio Padre, mia Madre, i sorrisi;
forse malinconici ma certamente paghi,
di una vita, trascorsa, in fondo finita...
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