martedì 5 maggio 2020

Arcadia eterna e felice tra poesia e dipinto

Thomas Eakins
"Arcadia"


L'Arcadia
(in greco: Ἀρκαδία)
è una regione storica della Grecia,
nella penisola del Peloponneso
(cfr. l'attuale omonima unità periferica) che, nel corso della storia della letteratura, è stata elevata a topos letterario,
in quanto percepita come un mondo idilliaco.
Si presenta infatti come una regione montuosa, disabitata per via della sua topografia: prevalentemente occupata da pastori, ha assunto nella poesia e nella mitologia i connotati di sogno idilliaco, in cui non era necessario lavorare la terra per sostenersi, perché una natura generosa provvedeva già a donare all'uomo il necessario per vivere.
Ha una diversa connotazione dal concetto di utopia.
(da Wikipedia)
 






Arcadia eterna

Ecco cosa fa la fanciullezza così bella:
non pensa mai al domani
e prende quel che si dona,
come se dovesse perdurare!
Non sa nulla del declino –
è fede, che sposta le montagne,
prende per argento quel che è grigio
e gli uomini per oro e cristallo!
La giovinezza è così smisurata
da non scorgere mai il più tardi –
scambia per felicità quel che è più aspro
e il mondo per l’immortalità.

Jacob Haringer
traduzione di Gio Batta Bucciol


Secondo la mitologia greca, l'Arcadia del Peloponneso era un possedimento di Pan, la deserta e vergine casa del dio della foresta e la sua corte di driadi, ninfe e spiriti della natura.
Viene spesso identificata come una sorta di paradiso terrestre, abitato però solamente da entità sovrannaturali, non un luogo in cui le anime si rifugiassero dopo la morte.
(da Wikipedia)




l'eterno è un qualcosa cui si anela tutti,
ci piacerebbe essere eterni, indistruttibili;
i sentimenti non sono le sensazioni,
sono profondi o superficiali in tutti noi...


KonstantinMakovsky
"Arcadia felice"

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