mercoledì 27 maggio 2020

7 fili di canapa

7: è il numero del nobile sacrificio di sé e con la frase “fili di canapa” aggiunge ulteriori particolari di cui riportiamo il famoso indovinello legata alla canapa: Sono verde e sono nato, porto in testa belli fiori, ma poi vengo incatenato, e nell'acqua imprigionato, e poi tra chiodi e tra gli spini, mi spezzano le reni.
E poi chiaramente c'è un ottavo, che canta fuori dl coro, è l'Abele d uccidere.
Quindi i sette destinati sacrificarsi con il difficile compito, in tutti i modi impedito, di uccidere l'ottavo, e tutto ciò deve avvenire sotto il cielo di rame, tra il 21 Aprile e il 21 Maggio, o in alternativa, tra il 23 settembre e il 23 Ottobre, questi sono i periodi in cui l'Abele può essere ucciso.
Medici a tavola, sette persone con il potere della medicina che è la forza essenziale che presiede all'acquisizione della conoscenza ed esiste ancora l'ottavo fuori dal coro ma è ormai esangue perché i sette medici si sono riuniti al tavolo per decidere della sua fine che è ormai imminente. Poi si afferma che se l'Abele unirà i sette fili avrà perso in quanto la loro unione porterà alla sua morte confermandolo con unirò i sette fili e sarò perduto; l'Abele non può non tentare di unire i sette fili in quanto sa che è il suo compito.
Sette cristi a Follonica, questo è il luogo dell'appuntamento per i sette fili, mentre l'ateo (Abele) bivacca e aspetta che i sette finalmente giungano al punto di riunione.
Da questa riunione essi diventano sette topi (il topo rappresenta l'aspetto sotterraneo della comunicazione col sacro) sull'edera che rappresenta il ciclo eterno delle morte e delle rinascite, dedicata ad Attis della terra e delle messi, dunque del raccolto... e più giù il cavaliere giovane preso dalla tagliola, ormai preda di questa immane caccia, immolato nel sacrificio sacro (dalla rete).

7 fili di canapa

C’erano sette fili di canapa
e un Abele da uccidere,
sotto il cielo di rame
C’erano sette medici a tavola
e un amore già anemico
dissanguato per strada
C’erano sette fili di canapa
e un Abele da uccidere,
sotto il cielo di rame
C’erano sette medici a tavola
e un amore già anemico
dissanguato per strada
Uniro’ sette fili ed avro’ perduto
Uniro’ sette fili e saro’ perduto
C’erano sette Cristi a Follonica
ed un ateo sul Sinai
bivaccava e aspettava
c’erano poi sette topi sull’edera
e piu’ giu’ un cavaliere giovane
preso da una tagliola
C’erano sette Cristi a Follonica
ed un ateo sul Sinai
bivaccava e aspettava
c’erano poi sette topi sull’edera
e piu’ giu’ un cavaliere giovane
preso da una tagliola
Uniro’ sette fili ed avro’ perduto
uniro’ sette fili e saro’ perduto
Uniro’ sette fili e verro’ perduto
uniro’ sette fili e saro’ perduto
uniro’ sette fili e saro’ perduto
e saro’ perduto
..e

Mario Castelnuovo

un testo bello e misterioso, di ieri,
le controversie del tempo le avvertiamo
solo oggi, in questo miscuglio di dubbio;
saremo alla fine liberi e grandi..?

Nessun commento:

Posta un commento