Riconoscerei i tuoi passi
il profilo delle tue spalle
il modo in cui pieghi la testa
se camminassi all'orizzonte
a tre miglia di distanza
ovunque ci siano orizzonti
steppe o deserti
riconoscerei i tuoi passi
riconoscerei la tua voce
all'interno di un coro di voci
che canta il più grandioso inno corale
un alleluia inimmaginabile
nella cattedrale più immensa
all'orizzonte di una steppa o di un deserto
riconoscerei la tua voce
riconoscerei i tuoi capelli
in una bottega di stranezze di rame
in una cesta di castagne
nel laboratorio di un orafo
i tuoi capelli rosso oro
in una cattedrale di rame e oro
all'orizzonte di una steppa o di un deserto
riconoscerei i tuoi capelli
riconoscerei i tuoi suoni
durante il sonno
il rumore dei tuoi sogni
se tu fossi il coro
il profilo delle tue spalle
il modo in cui pieghi la testa
se camminassi all'orizzonte
a tre miglia di distanza
ovunque ci siano orizzonti
steppe o deserti
riconoscerei i tuoi passi
riconoscerei la tua voce
all'interno di un coro di voci
che canta il più grandioso inno corale
un alleluia inimmaginabile
nella cattedrale più immensa
all'orizzonte di una steppa o di un deserto
riconoscerei la tua voce
riconoscerei i tuoi capelli
in una bottega di stranezze di rame
in una cesta di castagne
nel laboratorio di un orafo
i tuoi capelli rosso oro
in una cattedrale di rame e oro
all'orizzonte di una steppa o di un deserto
riconoscerei i tuoi capelli
riconoscerei i tuoi suoni
durante il sonno
il rumore dei tuoi sogni
se tu fossi il coro
di un'immensa cattedrale
o il rame in un cavo
o la strana creazione di un orafo
all'orizzonte di una steppa o di un deserto
riconoscerei i tuoi suoni
o il rame in un cavo
o la strana creazione di un orafo
all'orizzonte di una steppa o di un deserto
riconoscerei i tuoi suoni
William Wall
da "Tra lirica e impegno civile"
traduzione di Adele D'Arcangelo
traduzione di Adele D'Arcangelo
quando si conosce bene qualcosa, qualcuno,
diventa facile pensare, prevedere, anticipare;
nel nostro piccolo diamo antenne tese a captare,
segnali, impressioni, impulsi, anche imprevisti...
Ricercatori dell’Universiti Catholique de Louvain, Institut d’itudes de la famille et de la sexualiti, Louvain-la-Neuve (Belgio) hanno filmato la camminata di un gruppo di giovani donne sane che comprendeva sia coloro che avevano rapporti sessuali soddisfacenti, con tanto di orgasmo, che rapporti senza che riuscissero a raggiungere l’orgasmo per i diversi motivi.
Da quanto osservato dai ricercatori si è ipotizzato che l’orgasmo non solo può avere effetti benefici sul benessere e la salute mentale, ma anche sciogliere i gruppi muscolari.
«La ricerca ha dimostrato l’associazione tra orgasmo vaginale e una migliore salute mentale – scrivono gli autori nel comunicato UCL – Alcune teorie della psicoterapia sostengono un collegamento tra i blocchi muscolari, i disturbi del carattere e la funzione sessuale.
Nella terapia funzionale sessuale uno degli obiettivi è proprio è il miglioramento del movimento volontario [dei muscoli]».
Secondo gli autori dello studio, l’esperienza dell’orgasmo influisce sia sulla muscolatura che sull’apparato scheletrico come, per esempio, il bacino e la colonna vertebrale.
Nella terapia funzionale sessuale uno degli obiettivi è proprio è il miglioramento del movimento volontario [dei muscoli]».
Secondo gli autori dello studio, l’esperienza dell’orgasmo influisce sia sulla muscolatura che sull’apparato scheletrico come, per esempio, il bacino e la colonna vertebrale.
Questo insieme di azioni influisce a sua volta sul modo di camminare di una donna e, da qui, i sessuologi potrebbero “leggere” qual è la storia sessuale della donna e il grado di soddisfazione.
Il passo di una donna sessualmente soddisfatta, scrivono i ricercatori, è fluido ed esprime energia, libertà, sensualità. In più, a livello fisico mostrano una maggiore tonicità muscolare.
Meglio della palestra, insomma (da "La stampa").
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