Piange una madre la figlia morta,
l'indifferenza circonda l'evento;
parole dure, distruggono umanità,
lasciano solo il colore del lutto,
tingono di nero una bimba e una madre...
Anonimo
del XX° Secolo
poesie ritrovate
Questi i fatti: la mattina di sabato scorso, 14 dicembre, la mamma della piccola,
una donna nigeriana residente a Sondrio, si era accorta che la piccola
non stava bene e non respirava normalmente. E' scesa in strada chiedendo
aiuto e ha trovato un uomo che ha portato lei e la piccolina in
ospedale in auto. Quando sono arrivati al Pronto soccorso dell'ospedale
civile di Sondrio, però, la bimba era in condizioni disperate e non respirava già da tempo. I medici che l'hanno presa in cura non hanno potuto salvarle la vita.
Poco dopo al nosocomio è arrivato anche il papà della neonata, avvisato
dalla madre, e i genitori hanno purtroppo ricevuto la terribile
notizia.
..."Dalla sala d'attesa iniziano commenti di ogni tipo.
Chi parla di riti tribali, chi di satanismo, chi di scimmie, chi di
'tradizioni loro', chi di manicomi. Giudizi, parole poco appropriate,
cattiveria, tanta". "La tristezza ha iniziato ad invadermi - ha
raccontato agli amici la ragazza -.
Nel frattempo ho sperato più che mai
che calasse il silenzio fra le voci insopportabili e malvagie di quegli
individui. E invece no, anche di fronte alla morte di un innocente, le
voci hanno continuato. La più tremenda è stata: 'tanto loro ne sfornano uno all'anno'. Siete davvero schifosi"...
Sui presunti insulti a sfondo razzista al Pronto soccorso subiti da una
donna nigeriana che aveva perso la figlia di cinque mesi la direzione
sanitaria dell'ospedale di Sondrio afferma che "le frasi riportate da
Francesca (la ragazza che le ha rese note anche su Facebook ndr.) non
possono essere né confermate, né smentite. Il personale in servizio non le ha assolutamente sentite".
"E' certo, invece - spiegano i responsabili - che l'assistenza e la
cura nei confronti della famiglia e della loro figlioletta sono state
massime". (Tiscali news 19 Novembre 2019)
Non posso che provare vergogna,
indipendentemente dal fatto che sia o meno successo;
siamo diventati animali territoriali;
pensare alla cristianità è difficile eppure,
molti di loro saranno alla Messa
e avranno fatto un Presepe...
Gujil
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