domenica 17 novembre 2019

Paradossi e Ossimori

Il Paradosso
è un ragionamento che appare contraddittorio, ma che deve essere accettato, oppure un ragionamento che appare corretto, ma che porta a una contraddizione (Supponiamo che una persona possa viaggiare nel tempo e retrocedere di vari anni. Se uccide il nonno prima che abbia una discendenza, il protagonista del viaggio (nipote) non sarebbe nato né avrebbe avuto figli. Come avrebbe potuto retrocedere nel tempo per ammazzare il nonno, se non era mai nato?).
Il paradosso "παρά" - contro e "δόξα" - opinione, è un ragionamento che appare contraddittorio, ma va accettato oppure un ragionamento che appare corretto, ma che porta a una contraddizione.
Un esempio è il famoso "gatto di Schrödinger" (Secondo l'interpretazione a molti mondi, ogni evento è un punto di diramazione per l'intero Universo).

Paradossi e ossimori

Questa poesia si occupa del linguaggio a un livello alquanto piano.
Guardala che ti parla. Guardi da una finestra
o affetti irrequietezza. La sai ma non la sai.
Ti manca, la manchi, le manchi, ti manca. Vi mancate a vicenda.
La poesia è triste perché vuole essere tua, e non può.
Cos’è un livello piano? E’ quella cosa e altre,
e ne mette in gioco un sistema. Gioco?
Beh, di fatto, sì, ma io ritengo che il gioco sia
una più profonda cosa esterna, un modello di ruolo sognato,
come nella ripartizione della grazia queste lunghe giornate agostane
senza dimostrazione. A finale aperto. E prima che te ne accorga
si perde nel vapore e nel cicaleccio della macchina da scrivere.
E’ stata giocata un’altra volta. Penso tu esista solo
per tormentarmi a farlo, al tuo livello, e poi tu non ci sei
o hai adottato un atteggiamento diverso. E la poesia
mi ha deposto dolcemente accanto a te. La poesia è te.

John Ashbery
da "Shadow train"
Traduzione di Damiano Abeni e Moira Egan

viviamo in un mondo di paradossi,
meno conosciamo gli ossimori;
siamo citazioni di frasi fatte,
crediamo in cose che nemmeno sappiamo...

ossimoro: insieme di due parole contrarie o con opposto significato: buio accecante, caos calmo, ghiaccio bollente; figura retorica, consiste nell'accostamento di due termini di senso contrario o in forte antitesi tra loro. (dalla rete)

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