Piero della Francesca "Resurrezione" Museo Civico di Sansepolcro |
Resurrezione
Talvolta ci alziamo
ci alziamo per la resurrezione
nel bel mezzo del giorno
coi nostri capelli vivi
con la nostra pelle che respira.
Intorno a noi c'è solo il consueto.
Niente miraggi con palme
con leoni pascolanti
e mansueti lupi.
Le sveglie non cessano di ticchettare
le loro lancette luminose non si spengono.
Il consueto però è leggero
però è invulnerabile
ordinato in un ordine segreto
anticipato in una casa di luce.
Marie Luise Kaschnitz
Traduzione di Nino Muzzi
Nel soldato senza elmo al centro è probabile che sia dipinto un autoritratto
di Piero. Dietro di lui si trova la base del vessillo che regge Cristo,
quasi a voler indicare un diretto contatto con la divinità, per
ispirare il pittore, ma anche l'uomo politico, poiché egli stesso
ricoprì più volte incarichi pubblici per la sua città. Nelle vesti dei
soldati ricorrono quelle caratteristiche di alternanza cromatica tipiche
delle opere di Piero: il rosso è alternatamente colore dell'elmo e dei
calzari di un soldato e dello scudo di un altro; il verde ricorre nella
cotta di uno, nel mantello di un altro e nei calzari del terzo, ecc.
In basso a destra di chi guarda è visibile una grossa pietra, essa è la
potrà degli scolastici cioè di quel movimento filosofico che riproponeva
i testi degli antichi filosofi greci, la pietra è la pietra della
trasmutazione e indica che qualunque cosa o situazione creata da Piero
nello spazio dell'affresco ha un valore simbolico e quindi è una guida
alla comprensione dell'opera (da Wikipedia).
sempre più improbabile, difficile,
la ricerca, scovare, riportare;
una resurrezione dell'anima, mortale,
il corpo ancora risponde a domande...
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