Ben riconoscibile per la sua lunghissima coda, il Codibugnolo è tutt’altro che una specie solitaria, sia verso i propri simili sia verso le altre specie: in inverno, infatti, essendo strettamente imparentato con le cince, lo si può vedere muoversi tra gli alberi in gruppi “misti”.
Durante la stagione riproduttiva, invece, le coppie si aiutano l’un l’altra a costruire l’elaboratissimo nido e, se una coppia perde la propria nidiata, si reca immediatamente presso il nido dei ‘parenti’ per dare una mano nella cura dei loro pulcini…
Haiku n°10
il codibugnolo zampetta
il codibugnolo zampetta
sui rami spogli del noce
non riesco a fare che brutte foto
Anonimo
del XX° Secolo, Haiku
Con una lunghezza di appena 15 centimetri – compresa la coda molto
lunga, che da sola raggiunge i 7-9 centimetri – il Codibugnolo è un
piccolo passeriforme.
La livrea si presenta nera e marrone, sul dorso, e biancastra nel ventre, con fianchi rossicci. Mostra attorno al capo una sorta di “corona bianca”. Si muove con brevi voli, di cespuglio in cespuglio, ispezionando ogni fronda, ogni lembo di corteccia, alla ricerca degli insetti di cui si nutre.
La livrea si presenta nera e marrone, sul dorso, e biancastra nel ventre, con fianchi rossicci. Mostra attorno al capo una sorta di “corona bianca”. Si muove con brevi voli, di cespuglio in cespuglio, ispezionando ogni fronda, ogni lembo di corteccia, alla ricerca degli insetti di cui si nutre.
In inverno il piumaggio si fa più
folto, per difendere dal freddo gli individui che, in questa stagione,
si muovono in gruppi di 5-18 soggetti e integrano la dieta con bacche e
semi.
Questi stormi invernali sono territoriali e difendono attivamente un’area comune di una ventina di ettari.
Al suo interno si trovano i dormitori, i luoghi in cui abbeverarsi e varie zone di alimentazione, perlustrate quotidianamente lungo percorsi fissi.
Questi stormi invernali sono territoriali e difendono attivamente un’area comune di una ventina di ettari.
Al suo interno si trovano i dormitori, i luoghi in cui abbeverarsi e varie zone di alimentazione, perlustrate quotidianamente lungo percorsi fissi.
Con l’arrivo
della primavera, il gruppo si scioglie gradualmente, dando origine a
varie coppie che si insediano in parti diverse del territorio comune per
costruire una grossa “palla”, costituita da muschi e licheni tenuti
assieme da tele di ragno, utilizzate come “cemento”.
All’interno, una folta imbottitura di piume assicura il calore e la protezione necessaria.
Per realizzare il nido, sceglie i cespugli di sambuco, di nocciolo e di more.
Depone dalle 6 alle 12 uova tra marzo e maggio, portando a termine una covata l’anno, raramente due.
Un individuo adulto non vive di solito oltre gli 8 anni.
All’interno, una folta imbottitura di piume assicura il calore e la protezione necessaria.
Per realizzare il nido, sceglie i cespugli di sambuco, di nocciolo e di more.
Depone dalle 6 alle 12 uova tra marzo e maggio, portando a termine una covata l’anno, raramente due.
Un individuo adulto non vive di solito oltre gli 8 anni.
La specie è presente in
quasi tutta Europa – a parte Islanda, Scandinavia, Russia settentrionale
e Ucraina – con diverse sottospecie (in Italia con la sottospecie
Aegithalos c. italiae e con la sottospecie Aegithalos c. siculus, in
Sicilia).
Si adatta ad ambienti molto diversi, purché la copertura arborea sia semiaperta e non estesa.
Il Codibugnolo Frequenta di preferenza i margini forestali e i piccoli boschi, radure boschive con arbusti, coltivi alberati, giardini, parchi e frutteti.
Predilige le latifoglie e le formazioni miste. Si rinviene anche in zone di macchia alta, in prossimità di aree umide e palustri con folta crescita di salicacee e ontano nero, nei saliceti di greto e nelle associazioni di salici e pioppi.
Il Codibugnolo preferisce alimentarsi sugli alberi, ad eccezione della primavera, quando si dirige anche sui cespugli (dalla rete).
Si adatta ad ambienti molto diversi, purché la copertura arborea sia semiaperta e non estesa.
Il Codibugnolo Frequenta di preferenza i margini forestali e i piccoli boschi, radure boschive con arbusti, coltivi alberati, giardini, parchi e frutteti.
Predilige le latifoglie e le formazioni miste. Si rinviene anche in zone di macchia alta, in prossimità di aree umide e palustri con folta crescita di salicacee e ontano nero, nei saliceti di greto e nelle associazioni di salici e pioppi.
Il Codibugnolo preferisce alimentarsi sugli alberi, ad eccezione della primavera, quando si dirige anche sui cespugli (dalla rete).
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