Aspettami e io tornerò
Aspettami ed io tornerò,
ma aspettami con tutte le tue forze.
Aspettami quando le gialle piogge
ti ispirano tristezza,
aspettami quando infuria la tormenta,
aspettami quando c’è caldo,
quando più non si aspettano gli altri,
obliando tutto ciò che accadde ieri.
Aspettami quando da luoghi lontani
non giungeranno mie lettere,
aspettami quando ne avranno abbastanza
tutti quelli che aspettano con te.
Aspettami ed io tornerò,
non augurare del bene
a tutti coloro che sanno a memoria
che è tempo di dimenticare.
Credano pure mio figlio e mia madre
che io non sono più,
gli amici si stanchino di aspettare
e, stretti intorno al fuoco,
bevano vino amaro
in memoria dell’anima mia…
Aspettami. E non t’affrettare
a bere insieme con loro.
Aspettami ed io tornerò
ad onta di tutte le morti.
E colui che ormai non mi aspettava,
dica che ho avuto fortuna.
Chi non aspettò non può capire
come tu mi abbia salvato
in mezzo al fuoco
con la tua attesa.
Solo noi due conosceremo
come io sia sopravvissuto:
tu hai saputo aspettare semplicemente
come nessun altro.
Konstantin M. Simonov
Traduzione di Angelo Maria Ripellino
si aspettatemi miei cari ed io verrò,
sarà un po' come tornare a casa, da voi;
mi mancano abbracci lontani nel tempo,
ho bisogno di udire il suono di voci perdute...
Aspettare
(dalla rete)
Disporsi all'arrivo di qualcuno o di qualcosa, o al verificarsi di
un fatto; attendere: a. un amico; a. ospiti; a. una telefonata; prov. chi ha tempo non aspetti tempo, non si ritardi il compimento di un'azione se è possibile farla subito; prov. chi la fa l'aspetti, chi fa un torto a qualcuno deve mettere in conto di subire lo stesso trattamento.
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