lunedì 18 giugno 2018

Notturno e canyon

Notturno di Stone Canyon

  Antico dei Giorni, vecchio amico, nessuno crede
     nel tuo ritorno.
Nessuno crede più nella propria vita.

La luna, come un cuore morto, freddo e inavviabile,
    
appesa a un filo
all’estremità della terra,
finalmente infedele, che macchia le felci
     e gli arbusti rosa.

Nell’altro mondo, bambini disfanno i nodi sulle
     loro cordicelle.
Cantano canzoni, e le loro dita sfumano.
 
E qui, dove il cigno mugola nella sua orbita,
     dove la sanguinaria
e la belladonna insistono a confortarci,
dove la volpe nel muro del canyon svuota le nostre
     mani, estatica d’altro,
 
come una goccia d’olio limpido il Guaritore rotea
     nel vento della notte,

parte occhio, parte lacrima, riluttante a riconoscerci.
 
Charles Wright
traduzione di Antonella Francini
 
 notturni come tanti, passati,
estivi, soprattutto estivi;
li ricordo appena, con amore,
quando era amore la passione...

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